(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 set. - Parte la prima
struttura del Sud Italia dedicata alla cura e alla riabilitazione
dei paraplegici e tetraplegici: l'Unita' Spinale Unipolare
dell'Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania.
L'obiettivo e' quello di farlo diventare un centro di riferimento
per tutto il Mezzogiorno al fine di limitare i cosiddetti viaggi
'della speranza' obbligati nelle strutture specializzate del
Centro-Nord. Ogni anno, infatti, un centinaio i siciliani colpiti
da lesione midollare sono costretti a rivolgersi alle Unita'
Spinali fuori dalla Sicilia, con notevoli disagi personali e
familiari oltre agli altissimi costi sociali e rimborsi da parte
del sistema sanitario regionale.
All'inaugurazione sono intervenuti tra gli altri il presidente
della Regione Raffaele Lombardo, l'assessore regionale alla
Salute Massimo Russo, l'arcivescovo di Catania Salvatore Gristina
e il direttore generale del Cannizzaro Francesco Poli.
"L'apertura dell'Unita' Spinale - ha affermato Francesco Poli,
direttore generale del Cannizzaro - colma un divario che ha
finora penalizzato la Sicilia e creato enormi difficolta' a chi
ha gia' subito un trauma grave e invalidante, costringendo
pazienti e famiglie a spostarsi per avere le cure idonee. L'USU,
oltre a garantire interventi sanitari, diagnostici e terapeutici
adeguati, potra' diventare un punto di riferimento permanente per
le persone mielolese".
L'Unita' Spinale Unipolare (USU) e' una struttura dedicata
specificatamente all'assistenza alle persone mielolese che hanno
cioe' subito una lesione al midollo spinale, quasi sempre di
origine traumatica a causa di incidenti stradali, infortuni sul
lavoro. L'Unita' Spinale e' definita "unipolare" in quanto e' una
struttura operativa autonoma, che utilizza risorse della sede
ospedaliera in cui si trova. La struttura prende in carico il
paziente dal momento della lesione, prevenendo le complicanze,
adoperandosi per il recupero delle funzioni residue per
raggiungere il massimo livello possibile di autonomia, assistendo
la persona nel reinserimento familiare e sociale e, dopo,
consentendo il proseguimento delle cure specifiche per i para e
tetraplegici. L'USU inoltre intende collaborare con le famiglie,
le scuole, le agenzie educative, le associazioni di pazienti per
ottimizzare il rientro della persona nel suo contesto di
provenienza.
La struttura del Cannizzaro rispetta pienamente gli standard
fissati nelle linee guida ministeriali ed e' dotata dei piu'
moderni presi'di e tecnologie. Sorge su un lotto di oltre 10 mila
mq e ogni piano occupa una superficie di 1800 mq.
Nell'edificio di quattro piani, con venti posti letto, oltre alle
infermerie, agli studi medici e agli ambulatori specialistici,
trovano spazio tra l'altro la palestra per la rieducazione
neuromotoria, soggiorni e aree per la socializzazione, piscina
accessibile ai disabili per la terapia in acqua e un appartamento
pre-dimissioni in cui il paziente puo' "familiarizzare" con
l'ambiente che trovera' quando avra' lasciato l'ospedale. Vi
opera un'e'quipe multiprofessionale di fisiatri, neurologi,
urologi, fisioterapisti, terapisti occupazionali ed un team
medico specializzato con ulteriori figure, per assicurare gli
interventi richiesti dal progetto riabilitativo.
(www.redattoresociale.it)
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