(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 set. - L'apprendimento
spontaneo e relativamente rapido del linguaggio da parte dei
bambini tramite gli stimoli che ricevono dall'ambiente e' un
tratto tipico dell'essere umano e che ha da sempre fatto pensare
a una predisposizione "innata" all'acquisizione di questa
competenza. Le tecniche di neuroimmagine negli ultimi anni ci
hanno mostrato che il linguaggio sin dai primi mesi di vita
attiva una rete bilaterale frontotemporale, con un predominio
dell'emisfero sinistro del cervello, ma che tale rete attivata e
sensibile, che rappresenta il sistema neurale dedicato al
linguaggio, fosse gia' presente alla nascita era ancora una
questione aperta.
Lo studio in oggetto, coordinato dalla prof.ssa Daniela
Perani, Universita' Vita-Salute San Raffaele che viene pubblicato
oggi su PNAS - Proceedings of the National Academy of Sciences,
e' stato condotto su 15 neonati sani, nati a termine, provenienti
provenienti da un contesto familiare monolingue. In questo lavoro
e' stata misurata l'attivazione cerebrale dei bambini a 1-3
giorni dalla nascita mentre veniva fatta loro sentire una fiaba
in tre diverse condizioni: - il discorso normale, con
l'intonazione espressiva con cui abitualmente ci si rivolge ai
bambini; - un discorso "a labbra chiuse" in cui veniva rimossa
l'informazione fonologica delle singole parole, lasciando intatta
la prosodia; - un discorso "appiattito" in cui veniva distrutta
la prosodia; questo per poter comprendere quali aree del cervello
sono coinvolte nell'elaborazione dei singoli suoni e dell'intera
prosodia - aree che negli adulti sappiamo essere differenti.
Si e' dimostrato che le regioni cerebrali che sono note come
appartenenti al sistema del linguaggio negli adulti e nei bambini
sono attivate anche nei neonati quando viene presentata loro
uditivamente la fiaba. Le stesse aree che si attivano fortemente
nell'emisfero sinistro con il discorso normale, sono meno attive
con il discorso a labbra chiuse e non si attivano del tutto nel
discorso "appiattito". Cio' suggerisce quindi che i neonati
elaborino prevalentemente informazioni fonologiche, relative al
suono e alla prosodia, e che siano molto piu' sensibili a stimoli
biologici.
I risultati ottenuti indicano che anche nei neonati a soli due
giorni vita il substrato neurale legato al linguaggio e' del
tutto attivo in entrambi gli emisferi. Pero' la ricerca ha
dimostrato anche, sulla base dei dati strutturali MRI e di una
tecnica di analisi funzionale molto avanzata, che le connessioni
funzionali e strutturali all'interno della rete neurale sono
immature: ci sono infatti forti connessioni solo tra i due
emisferi cerebrali, a differenza degli adulti, in cui le
connessioni importanti per il linguaggio sono soprattutto
intraemisferiche sinistre. Sebbene quindi il cervello risponda al
linguaggio parlato gia' alla nascita, dimostrando le sue
predisposizioni innate e adatti la sua fisiologia agli stimoli
specifici - fornendo quindi una base biologica forte
all'acquisizione della competenza linguistica - le connessioni
intraemisferiche funzionali al linguaggio maturano
progressivamente e si stabiliscono durante la crescita tramite
l'esposizione al contesto linguistico.
La prof.ssa Daniela Perani: "Questi risultati rivelano per la
prima volta la presenza di una predisposizione al linguaggio di
sistemi cerebrali gia' alla nascita. Il nostro gruppo aveva gia'
dimostrato la presenza di una specializzazione cerebrale anche
per la musica nei neonati gia' dai primi giorni di vita. Evidenze
entrambe importanti per le basi biologiche delle funzioni
nervose. Questi sistemi per il linguaggio sono tuttavia immaturi,
sia da un punto di vista anatomico sia funzionale. La
connettivita' funzionale avviene infatti tra i due emisferi
cerebrali e questa interazione di scambio potrebbe rappresentare
la base per le future specializzazioni emisferiche, fino alla
dominanza sinistra per le principali funzioni del linguaggio. È
solo pero' con l'esposizione al linguaggio nel contesto
ambientale e con la maturazione anatomica di tutti i fasci di
connessione che questo puo' avvenire. Questa immaturita' del
sistema spiega quindi l'importanza dell'ambiente per lo sviluppo
completo del linguaggio e contribuisce alla comprensione dei
disturbi evolutivi del linguaggio dove per motivi ancora da
scoprire non si sviluppano adeguatamente le connessioni
funzionali e anatomiche dei sistemi neurali alla base del
linguaggio". (Fonte: www.italiasalute.it)
(Wel/ Dire)