IL TEMPO MEDIO DI PRESA IN CARICO DEL PAZIENTI E' DI 140 GIORNI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 set. - Le cure domiciliari
in Italia presentano oggi un quadro consolidato e vitale. I
cittadini italiani esprimono la propria preferenza per le cure a
casa offerte da un assistente familiare professionale nell'86%
dei casi. Solo il 12% ricorrerebbe al ricovero in una struttura
sanitaria in caso di impossibilita' di attivazione del servizio
domiciliare. E il 70% dei rispondenti sarebbe disposto a versare
un contributo al servizio pubblico, commisurato al proprio
reddito, per avere le cure a casa. Sono i dati dell'indagine
dell'Osservatorio sulle Cure a Casa Istud 2011, che si e' svolta
sui distretti sanitari nazionali, in collaborazione con Card
(Confederazione associazioni regionali di distretto), e sui
cittadini, in collaborazione con Cittadinanzattiva. Hanno
risposto distretti sanitari, comuni, servizi privati e del terzo
settore di 15 regioni su 22 (68% del totale) con una
concentrazione maggiore nel Centro Italia, e 210 cittadini.
Si conferma il ruolo centrale del distretto territoriale
nell'organizzazione delle cure a casa (92% di copertura della
domanda) e la fornitura di "dimissioni protette" nell''87% dei
casi, insieme all'erogazione di assistenza domiciliare integrata
(Adi) nel 93,5%. Nell'81% dei casi non vengono segnalate liste
d'attesa e, anche dove esistono, sono comunque previsti dei
canali che assicurino la presa in carico dell'emergenza nell'arco
delle 72 ore.
Questa situazione fotografa un trend verso la specializzazione
delle cure domiciliari a livelli di cura complessi (il tempo
medio di presa in carico del pazienti e' di 140 giorni, a
testimoniare la prevalenza delle patologie croniche dovute
all'invecchiamento della popolazione). Ulteriore conferma e' la
presenza dell'e'quipe multidisciplinare sul territorio quale
realta' operativa sempre piu' strutturata e specializzata.
Il Comitato d'Indirizzo dell'Osservatorio ha coinvolto
ministero della Salute, ministero della Funzione Pubblica e
dell'Innovazione, Agenas (Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari
Nazionali), Agenzia per il terzo Settore, Ail (Associazione
Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma), Card
(Confederazione Associazioni Regionali di Distretto),
Cittadinanzattiva, Federsanita'-Anci, Sit (Societa' Italiana di
Telemedicina), Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche).
(Wel/ Dire)