(DIRE) Roma, 8 set. - Pubblico e privato. Le due facce della
sanita' italiana non sono mai state cosi' integrate, e potrebbero
- anzi dovrebbero - esserlo ancora di piu'. Basti pensare che
l'Ospedalita' privata accreditata gestisce il 20% dei posti letto
del Sistema sanitario nazionale italiano ed il 22% del giro
d'affari complessivo. Una fetta importante per quantita', ma
soprattutto per qualita'. Perche' spesso la realta' privata e' in
grado di mettere in campo eccellenze professionali e strutturali
rinomate a livello internazionale. E perche' il privato tende ad
essere fisiologicamente portato ad una maggiore efficienza,
eliminando gli sprechi e gestendo meglio le risorse. "Il Ssn
gratuito e di ottima qualita' medica, e' fatto anche da una
componente di tipo privato- spiega Gabriele Pellissero,
vicepresidente Aiop- che eroga il 16% delle prestazioni e costa
l'8% della spesa ospedaliera. La presenza di operatori di diritto
privato nel sistema pubblico consente cioe' un risparmio. Anzi
direi che il privato e' il baluardo del sistema pubblico".
E' su questi presupposti che si e' aperto oggi a Varese il XII
congresso della Sicop (www.XIIcongressosicop.it),la Societa'
italiana di chirurgia nell'ospedalita' privata accreditata,
presieduto da Daniele Enrico Maria Maggiore. Un'occasione per
riunire i chirurghi che lavorano in istituti blasonati come
Humanitas, Gemelli, San Donato, San Raffaele, Ismett, Casa
sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Istituto
europeo oncologico ma anche nelle case di cura che localmente
attuano un'attivita' chirurgica sempre piu' importante in un
contesto di federalismo sanitario come quello italiano. Come dice
Maggiore "il privato accreditato rappresenta una gamba della
sedia, non si puo' piu' farne a meno".
Nella tre giorni di Varese (fino al 10 settembre) sono
presentati 16 temi di attualita' chirurgica, con 8 Corsi
specifici, tra cui per la prima volta in Europa il Corso di
bioetica in chirurgia, durante il quale si confronteranno il
professor A. Vescovi, Padre Gonzalo Miranda, il professor P.
Cattorini, il professor G. Macellari per identificare la giusta
bioetica per il chirurgo. Si tratteranno non solo il testamento
biologico, ma anche la chirurgia senza sangue, la eutanasia, la
chirurgia di frontiera e la chirurgia estrema.
Un congresso che punta dritto al futuro, come dimostra
l'attenzione che verra' riservata alla chirurgia robotica, per la
quale l'Italia e' tra i primi posti nel mondo: "Non possiamo
permetterci solo della buona assistenza- spiega Roberto Biffi,
direttore di chirurgia robotica presso l'Ieo di Milano- ma anche
ricerca nell'innovazione. L'Italia e' un Paese guida in Europa:
abbiamo 50 sistemi di robotica di varia generazione sul
territorio, e molti italiani che lavorano all'estero in ruoli
fondamentali. Dobbiamo uscire dall'infanzia della robotica,
perche' questo e' il futuro".
E infatti durante il congresso la dottoressa Giulia Veronesi
presentera' una delle tante applicazioni possibili trattando 'Il
rapporto tra chirurgia aperta e chirurgia a torace chiuso -
Prevenzione per il tumore del polmone': "La chirurgia robotica-
spiega Giulia Veronesi- coniuga la bassa invasivita'
dell'intervento con la radicalita' di asportazione di tumori
polmonari e del timo. In particolare la possibilita' di offrire
un approccio mininvasivo per la cura del tumore polmonare appare
particolarmente stimolante in questa epoca di sempre maggiore
diffusione delle metodiche di prevenzione e di screening con TC
spirale in grado di identificare tumori sempre piu' piccoli in
pazienti spesso asintomatici per i quali risulta estremamente
importate privilegiare la qualita' di vita anche dopo intervento
resettivo polmonare".
Il futuro, dunque, passa per la tecnologia, ma e' anche una
questione di mentalita'. Per questo il professor Daniele Maggiore
affrontera' sabato il tema del 'Fast track in chirurgia', verso
una chirurgia efficace, efficiente, di qualita' ed economica.
'Realta'' ed 'Eccellenze', sono le parole chiave attorno alle
quali ruotano il congresso, e le attivita' a latere che
permetteranno ai chirurghi di mettersi a confronto sulle ultime
novita' scientifiche, ma anche sui temi di gestione del rischio,
prevenzione di incidenti sanitari, e bioetica chirurgica. Per
dimostrarne e approfondire la valenza scientifica di tecniche e
know-how, l'appropriatezza degli atti, l'economicita' e
l'efficacia dell'operato quotidiano del settore. Per tentare, al
fine, di avvicinare i due concetti e fonderli, appunto, in
un'unica 'Realta' Eccellente'.
(Pic/ Dire)