APPARTIENE TRIBÙ KAXINAWA IN AMAZZONIA, ATTO NASCITA DATATO 1890.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 set. - Survival International
ha individuato un'indiana brasiliana che e' ritenuta essere la
persona vivente piu' anziana al mondo dal momento che si sta
preparando a celebrare il suo 121esimo compleanno. Maria Lucimar
Pereira appartiene alla tribu' dei Kaxinawß e vive nell'Amazzonia
brasiliana occidentale. Trascorrera' il suo compleanno, il giorno
3 settembre, con la sua famiglia.
Maria, spiega Survival International in una nota, non ha mai
vissuto in una citta' e attribuisce la sua longevita' a uno stile
di vita salubre. Mangia solo cibi naturali provenienti dalla
foresta come carne grigliata, scimmie, pesce, manioca (una radice
vegetale) e zuppe di banana. Non utilizza sale, zucchero ne' cibi
elaborati.
Secondo il direttore di Survival International, Stephen Corry,
questo stile di vita deve aver certamente contribuito alla sua
longevita': "Noi tutti siamo testimoni degli effetti negativi che
i cambiamenti forzati possono avere sui popoli indigeni-
commenta- È bello vedere una comunita' che ha mantenuto legami
forti con la sua terra ancestrale e puo' godere dei suoi
innegabili benefici".
Nonostante abbia quasi 121 anni, sottolinea la nota, Maria si
mantiene in buona salute e relativamente attiva. Il leader della
comunita' ha raccontato a Survival che lei passeggia attorno al
villaggio condividendone le vicissitudini, e che puntualmente fa
visita ai suoi nipoti nelle aree confinanti. Parla solo lo
kaxinawß (non il portoghese) e occasionalmente si reca nella
citta' vicina di Feijó.
Il suo certificato di nascita e' stato approvato nel 1985 e
riporta come data di nascita il 1890. Ma un'eta' cosi' avanzata
non e' infrequente nel suo villaggio, che conta 80 abitanti di
cui quattro ultranovantenni. Mangiano cibi naturali e non usano
sapone ne' alcun prodotto artificiale proveniente dalle citta'.
La vita di Maria ha attraversato l'arco di un secolo che ha visto
drammatici cambiamenti. Gli indiani della regione, conclude
Survival International, hanno subito le conseguenze del boom
della gomma esploso nell'area alla fine del XIX secolo, spazzando
via il 90% della popolazione indigena in una terrificante ondata
di schiavitu' e violenze inenarrabili.
(Wel/ Dire)