(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 set. - Anche i medici domani
scioperano e partecipano alle manifestazioni della CGIL, insieme
a tutti gli altri lavoratori della sanita'. Potranno saltare le
attivita' programmate - come gli interventi, le visite e gli
esami diagnostici - negli ospedali e nei presidi territoriali
della Asl, ma saranno garantite le urgenze.
"Alla fine a pagare siamo sempre noi medici, insieme a tutto il
pubblico impiego - dichiara Massimo Cozza, segretario nazionale
dell'Fp-Cgil Medici - non i calciatori."
"Per noi ritorna il contributo di solidarieta' sugli stipendi
oltre i 90mila euro - aggiunge Cozza - per gli altri scompare
anche a parita' di retribuzione, in violazione del principio
costituzionale di eguaglianza del sistema fiscale. Noi paghiamo
oltre 20mila euro per il congelamento degli stipendi dal 2010 al
2014, i calciatori no".
"Adesso anche il principio della privacy si applica agli altri ma
non ai medici: le nostre retribuzioni sono gia' consultabili,
mentre per il resto dei contribuenti i redditi on line saranno di
fatto anonimi. Con la protesta ci siamo ripresi il diritto ai
riscatti per le pensioni, le feste laiche e le tredicesime -
continua Cozza - e adesso continueremo a batterci per riprenderci
lo stipendio senza iniqui prelievi forzosi, i contratti e gli
aumenti negati, il turn over e la stabilizzazione per i precari,
il TFR e la mobilita' negoziata. E sopratutto un welfare senza i
devastanti tagli nella sanita' e nel sociale".
"Per queste ragioni - conclude Cozza - abbiamo anche promosso
l'Appello "Cambiamo la manovra!" (www.cambiamolamanovra.it)
insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali mediche,
veterinarie e della dirigenza del SSS, e il prossimo mercoledi' 8
settembre decideremo unitariamente ulteriori iniziative di
mobilitazione."
(WEl/ Dire)