(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 ott. - Ansia, nervosismo,
spossatezza, acciacchi vari. Disturbi all'ordine del giorno per
chi lavora in una citta' diversa da quella in cui vive. Ebbene,
le persone che lamentano problemi di salute legati agli
spostamenti quotidiani non sono dei 'malati immaginari'. Lo
stress del pendolare esiste davvero, toglie il sonno e puo' fare
ammalare. A dimostrarlo e' uno studio svedese pubblicato sulla
rivista a libero accesso 'BMC Public Health', condotto
dall'universita' di Lund su 21 mila lavoratori dai 18 ai 65 anni.
Chi si muove in auto, treno o autobus sta peggio di chi lavora
abbastanza vicino a casa da potersi spostare a piedi o in
bicicletta, spiegano gli autori.
Che per i viaggi piu' lunghi di un'ora consigliano di preferire
l'automobile ai mezzi pubblici. I ricercatori hanno analizzato
gli effetti del tempo necessario a un viaggio di sola andata
(verso l'ufficio o verso casa) sulla qualita' di salute
percepita, prendendo in considerazione parametri come lo stress
quotidiano, la scarsa qualita' del sonno e la stanchezza.
½Generalmente - riassume Erik Hansson della Facolta' di medicina
di Lund - rispetto a chi si sposta a piedi o in bici, chi e'
costretto a prendere i mezzi pubblici o l'auto soffre in misura
maggiore di stress, insonnia e spossatezza, e fa piu' fatica a
mantenersi in salute».
Fra chi usa i mezzi pubblici - aggiunge Hansson - l'impatto
negativo del viaggio sulla salute aumenta con la durata del
viaggio». Vale a dire che piu' e' lungo lo spostamento, piu' la
salute ne risente. A chi si muove in automobile, invece, succede
il contrario: "I pendolari che utilizzano l'auto per viaggi di
30-60 minuti soffrono piu' di quelli che passano al volante oltre
un'ora» per ogni singolo spostamento. La possibile spiegazione
ipotizzata dagli studiosi svedesi e' legata alle caratteristiche
ambientali del Paese scandinavo. Probabilmente, osservano, chi in
Svezia deve 'bruciare piu' chilometri per arrivare al lavoro si
ritrova anche a viaggiare in mezzo al verde, quindi in un
contesto rilassante. Non solo.
In genere i guidatori 'sul lungo raggio' sono uomini, persone
con un reddito maggiore e residenti in aree rurali: categorie che
gia' di per se' godono di salute migliore. Ora "saranno necessari
nuovi studi - conclude Hansonn - per capire in che modo
esattamente il pendolarismo e' associato a piu' problemi di
salute, come abbiamo osservato in questa ricerca". Comprenderlo,
infatti, potra' essere utile ai lavoratori per riconsiderare la
propria vita in base all'importanza dei fattori sui due piatti
della bilancia: da un lato la possibilita' di avere, proprio
facendo il pendolare, un impiego piu' redditizio o una casa piu'
bella e in una zona piu' verde e tranquilla, dall'altro la salute
che rischia di sfumare.
(Wel/ Dire)