"TAGLIO 1.600 DIPENDENTI E 1.300 EFFETTIVI MESSI IN MOBILITÀ".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 ott. - In piazza a Roma
contro la privatizzazione. Questa la ragione del sit-in di
protesta, organizzato dal'Usb (l'Unione sindacale di base), dei
dipendenti della Croce Rossa italiana (Cri), davanti a
Montecitorio.
"Protestiamo contro la bozza di un decreto legislativo che mira
a trasformare i comitati provinciali e locali della Croce rossa
in associazioni di diritto privato, decreto che portera' al
licenziamento di precari e personale dipendente, svilendo anni di
professionalita' maturata sul campo. I tagli coinvolgeranno
almeno 1.600 dipendenti civili, tutti con contratto a tempo
determinato, a fronte di 1.300 dipendenti effettivi che verranno
messi in mobilita'". Cosi' Antonio, uno degli operatori che
manifestava davanti alla Camera.
"Il decreto prevede, inoltre- aggiunge Antonio- la vendita del
vastissimo patrimonio immobiliare della Croce rossa, patrimonio
alimentato negli anni da numerose donazioni private".
E non manca la polemica nei confronti del commissario
straordinario Francesco Rocca: "Il rinnovo del mandato di Rocca
e' un'altra cosa inaccettabile per noi operatori, in questi tre
anni ha fallito su tutta la linea non riuscendo neanche a
risanare il bilancio".
(Wel/ Dire)