SALUTE. IMPOTENZA, UN ITALIANO SU 3 SCEGLIE TERAPIE "FAI DATE"
GLI ESPERTI: "ATTENZIONE ALLE BUFALE, TROPPI RISCHI PER LASALUTE"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 ott. - C'e' chi ricorre a
dosi massicce di caffe', chi consuma cocomeri tutto l'anno e chi
e' alla ricerca disperata del ragno vagante brasiliano: sono le
terapie per la disfunzione erettile piu' di moda. Vengono scelte
da un milione di italiani, un terzo di chi ha questo problema.
"Rimedi che talvolta possono avere un vago razionale scientifico
ma che sono proposti come "magici" e spesso venduti a caro prezzo
su internet, confezionati in prodotti di cui e' difficile
rintracciare il reale contenuto - spiega il prof. Furio Pirozzi
Farina, presidente della Societa' Italiana di Andrologia (SIA) -.
Gli effetti non solo sono deludenti, ma spesso dannosi. Oggi sono
invece disponibili valide e sicure soluzioni farmacologiche, in
grado di rispondere anche al bisogno di praticita' e discrezione,
come accade per il nuovo vardenafil orodispersibile, il piu'
recente medicinale per la cura dei disturbi erettili. La
riservatezza e' un aspetto da non sottovalutare - afferma il
prof. - perche' e' proprio l'imbarazzo di rivolgersi allo
specialista che spinge il maschio a cercare rimedi "alternativi"
come pozioni, filtri e discipline meditative".
Il tema preoccupa gli esperti riuniti a Roma fino al 26 ottobre
per l'84° Congresso nazionale della Societa' Italiana di Urologia
(SIU), il piu' importante appuntamento annuale che dedica
particolare attenzione alle disfunzioni sessuali.
"Gli uomini sono disposti a mettere a repentaglio la loro salute
pur di non ammettere con nessuno di soffrire di disfunzione
erettile - commenta il dr. Alberto Salza, antropologo relatore al
Congresso -. Esiste una "zona grigia" che ha a che fare con il
comportamento maschile piu' profondo, un luogo dove il pene non
e' solo un "rubinetto da aggiustare", ma un simbolo, tra corpo e
cultura". "Ecco perche' abbiamo ritenuto utile aprire un dialogo
fra andrologo e antropologo, una "finestra" per curare non per
riparare - aggiunge il prof. Pirozzi Farina -. Ci sono grandi
fraintendimenti nell'approccio a questo disturbo, anche da parte
del medico. Ad esempio, essere un uomo o una donna cambia il modo
in cui si affrontano le disfunzioni sessuali: il genere del
clinico conta molto piu' che per altre patologie e puo' falsare
l'indicazione terapeutica". Tra i rimedi farmacologici oggi
disponibili sta ottenendo un grande successo il nuovo vardenafil,
che piu' degli altri risponde all'esigenza di discrezione e al
bisogno di "dimenticare" che si sta assumendo un medicinale. È
particolarmente indicato nei casi in cui il disturbo sia di
origine psicogena, legato ad esempio a preoccupazioni o ansia che
influiscono negativamente sulla salute sessuale della coppia. "La
sua praticita' e semplicita' d'uso va incontro al desiderio dei
maschi di poter disporre di una terapia piu' pratica - afferma il
prof. Pirozzi Farina.
(Wel/ Dire)
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