(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 ott. - Quasi il 50% delle
polmoniti viene contratto in ospedale. E' cio' che risulta dallo
studio sulle Polmoniti, condotto su circa 2.000 pazienti di 55
reparti di Medicina Interna d'Italia e presentato al 112°
congresso nazionale della Societa' italiana di medicina interna
(Simi) a Roma.
Il 18% delle polmoniti e' "nosocomiale" ossia si contrae per
un'infezione acquisita in ospedale (Hospital-acquired pneumonia);
il 30% insorge in soggetti che hanno frequenti contatti con le
strutture sanitarie: day hospital, istituti di riabilitazione o
per malati cronici anziani (Health care-associated pneumonia).
Solo il 61,6% dei pazienti si ammala fuori dagli ospedali, "in
comunita'" (Community-acquired pneumonia). Un dato ancora piu'
allarmante e' che il tasso di mortalita' di chi contrae la
polmonite nosocomiale (Hap) e' del 18%, quasi pari a quello dei
soggetti che vengono contagiati durante un day hospital o altre
procedure sanitarie (Hcap), il 17%. Invece, la mortalita' di chi
si ammala di polmonite fuori dall'ospedale (Cap) e' bassissima:
il 7%. Chi prende la polmonite durante un ricovero impiega
inoltre piu' tempo per guarire: 19 giorni contro i 15 di chi
contrae la malattia in comunita'.
"La polmonite nosocomiale (Hap) e quella che insorge in
comunita' ma che e' associata a procedure sanitarie (Hcap) sono
le piu' gravi, in quanto causate dagli stessi batteri che si
sviluppano negli ambienti ospedalieri e si selezionano,
diventando molto piu' resistenti agli antibiotici che qui vengono
usati in dosi importanti" spiega Mario Venditti del dipartimento
di Sanita' Pubblica e Malattie Infettive al Policlinico Umberto I
e professore associato della I Facolta' di Medicina e Chirurgia
all'Universita' La Sapienza di Roma.
(Wel/ Dire)