(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 ott. - Nonostante alcuni
recenti passi in avanti nella lotta alla malnutrizione infantile,
il sistema degli aiuti alimentari internazionale continua a
fornire ogni anno su larga scala cibo scadente a milioni di
bambini malnutriti. Questa la denuncia dell'organizzazione
medico- umanitaria Medici Senza Frontiere (Msf). La malnutrizione
- una malattia prevenibile e curabile - colpisce 195 milioni di
bambini in tutto il mondo ed e' la causa nascosta di almeno un
terzo degli otto milioni di decessi di bambini al di sotto dei 5
anni, la maggior parte dei quali nei paesi del sud del mondo. I
bambini al di sotto dei due anni sono i piu' vulnerabili e senza
l'accesso a cibo altamente nutritivo necessario per la loro
crescita e sviluppo - come il cibo terapeutico pronto all'uso ora
disponibile - soffriranno di conseguenze debilitanti per tutta la
vita.
"E' stato provato al di la' di ogni dubbio che assicurare aiuti
alimentari adeguati ai bambini piu' piccoli e vulnerabili salva
le loro vite, ma nonostante cio' il sistema globale degli aiuti
alimentari non e' ancora al passo con i rivoluzionari progressi
fatti dalla scienza della nutrizione," dichiara Unni Karunakara,
presidente internazionale di Msf. La maggior parte degli aiuti
alimentari, compresi quelli verso paesi con alti tassi di
malnutrizione - come intere zone dell'Africa Subshariana -
comprendono farine a base di mais e soia (Corn Soy Blends - Csb),
che non contengono i nutrienti vitali e le proteine di cui hanno
bisogno i bambini per la loro crescita. Solo gli Stati Uniti ogni
anno inviano ai Paesi in via di sviluppo circa 130.000 tonnellate
di aiuti alimentari inadeguati come il Csb, coltivato e
processato in piantagioni americane.
Mentre iniziative come la campagna "1.000 giorni" o "Scaling Up
Nutrition" (Sun), - che riuniscono paesi colpiti da alti livelli
di malnutrizione insieme ai principali donatori alimentari
internazionali - dimostrano che esiste un consenso scientifico e
politico sulla necessita' di investire sui bambini al di sotto
dei due anni d'eta': la maggior parte degli aiuti alimentari non
fornisce cibi adeguati ai bambini piu' piccoli.
"La gamma dei prodotti disponibili per gli aiuti alimentari
ancora ignora i bisogni dei piu' vulnerabili," afferma Unni
Karunakara. "Non ci sono piu' scuse per aspettare; i piu'
importanti paesi donatori di aiuti alimentari del mondo devono
finalmente cambiare rotta". Il 12 ottobre, a nome di piu' di
125.000 persone di oltre 180 paesi che hanno firmato la petizione
sul sito http://www.starvedforattention.org/, Msf ha inviato una
lettera a tutti i rappresentanti dei principali paesi donatori,
compresi gli Stati Uniti, gli Stati membri dell'Unione Europea,
il Canada e il Brasile, per chiedere di "porre fine alla
fornitura di aiuti alimentari inadeguati ai bambini malnutriti e
ai bambini a rischio malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo."
"Molti paesi, tra cui quelli europei, hanno risolto con successo
il problema della malnutrizione a casa propria adottando
strategie che assicuravano l'accesso a cibi nutrienti per le
persone piu' vulnerabili," prosegue Unni Karunakara. "Ma stiamo
ancora aspettando che questi paesi applichino le stesse strategie
quando si tratta di mandare aiuti alimentari agli altri paesi".
(Wel/ Dire)