(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 ott. - A scuola sbarca una
nuova materia: l'educazione alimentare. Da gennaio 2012, in 77
mila classi degli istituti secondari inferiori (da nord a sud
della Penisola), si studiera' il cibo in tutte le sue
declinazioni: scientifica, linguistica, storica, geografica e
naturalmente motoria. E' quanto prevede il programma "Scuola e
cibo" sancito dall'accordo tra Federazione dell'industria
alimentare e Miur, anche in vista dell'Expo 2015. "Il sovrappeso
non si combatte col proibizionismo o minacciando piu' tasse" dice
Filippo Ferrua, presidente di Federalimentari.
Finite le vacanze natalizie, un milione e 600 mila ragazzi, dai
10 ai 14 anni, inizieranno un viaggio dentro al mondo degli
alimenti per scoprirne caratteristiche, qualita'
chimico-nutrizionali, effetti sulla salute, processi produttivi,
di consumo e di conservazione. Non saranno i soli pero' ad essere
coinvolti: oltre 148 mila insegnanti seguiranno appositi incontri
di formazione curati da esperti (nutrizionisti, medici,
comunicatori, docenti) per acquisire le competenze con cui
trasmettere agli alunni uno stile di vita sano e corretto. Il
primo appuntamento e' a Milano, il 21 e 22 novembre. Il 28 e 29
novembre a Roma e poi a Bari il 5 e 6 dicembre.
Agli italiani piace stare a tavola, ma sono in agguato i
problemi di salute causati da una dieta cattiva. "Il 22% dei
bambini fino agli 11 anni e' in sovrappeso - afferma Riccardo
Garosci, presidente del Comitato "Scuola e cibo" del Miur,
facendo riferimento ai dati del 2010 forniti dal ministero della
Salute-, mentre quelli obesi sono il 12%. In piu', un bambino su
quattro salta la prima colazione, concentrando l'apporto calorico
in altre parti della giornata col rischio di ingrassare".
(Wel/ Dire)