ROMA - Tra il 1347 e il 1352 uccise 50 milioni di persone e la
sua "forza" e' stata tale, da attirare ancora oggi su di se' la
curiosita' del mondo scientifico. Si tratta dell' "Yersinia
Pestis" meglio conosciuta come Peste Nera. Ora un team di
ricercatori della McMaster University e dell'Universita' di
Tubingane e' riuscito a mapparne il genoma. Dagli studi e' emerso
che il batterio e' il padre di tutte le pestilenze presenti
ancora oggi sul nostro Pianeta e che ogni anno uccidono ben 2000
persone nel mondo. Per arrivare a tale risultato, gli esperti
hanno preso in esame la polpa dei denti di cinque scheletri
provenienti dal cimitero londinese di East Smithfield, luogo
costruito proprio tra il 1348 e il 1349 per seppellire le vittime
dell'epidemia. Dalle analisi sono riusciti a ricostruire il dna
del batterio di allora ottenendo cosi' un genoma simile a quello
del batterio attuale.
Secondo il genetista Hendrik Poinar, lo studio (pubblicato su
Nature): "I dati dimostrano che questo ceppo e' l'antenato di
tutte le pestilenze presenti oggi nel mondo". Anche il recente
focolaio di Escherichia Coli che ha colpito la Francia e La
Germania aveva nel Dna tracce dell'antico batterio.
(Wel/ Dire)