(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 ott. - L'unione fa la forza
e permette di scambiarsi le idee migliori. E' su questi principi
che si basa la nascita del Coordinamento degli atenei lombardi
per la disabilita' (Cald), che coinvolge dieci universita'.
L'obiettivo del Cald e' quello di "personalizzare l'assistenza
agli studenti universitari diversamente abili e aiutarli a
raggiungere in autonomia i loro progetti di vita". Gli
universitari disabili nei dieci atenei sono attualmente 1575 e
215 quelli con disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia,
disgrafia, disortografia, discalculia). "Lo studente diversamente
abile - afferma Walter Fornasa, coordinatore del Cald - non sara'
piu' costretto a scegliere in quale ateneo iscriversi in funzione
di vincoli dettati da proprie specifiche esigenze: potra' optare
per una delle dieci universita' lombarde sicuro di trovare in
ciascuna i medesimi servizi di base e la stessa qualita' su cui
costruire un personale progetto di vita». Un accompagnamento
che inizia con l'orientamento alla scelta della facolta',
continua negli anni di studi e, dopo la laurea, nella ricerca di
un lavoro.
I dieci atenei sono: Iulm di Milano, Politecnico di Milano,
Universita' degli Studi dell'Insubria, Universita' Cattolica di
Milano e Brescia, Bocconi di Milano, Universita' degli Studi di
Bergamo, Universita' degli Studi di Brescia, Universita' degli
Studi di Milano, Universita' degli Studi di Milano-Bicocca e
Universita' degli Studi di Pavia. "Il Coordinamento degli Atenei
lombardi per disabilita' - sottolinea Marcello Fontanesi, rettore
dell'Universita' di Milano-Bicocca - mette a sistema il
patrimonio di esperienze e conoscenze maturate sul campo nel
corso degli anni e si fonda sulla capacita' degli atenei di fare
rete per migliorare i servizi a favore degli studenti
diversamente abili e mitigare le difficolta' che questi possono
incontrare nel proprio percorso formativo».
In Italia il numero degli studenti universitari con disabilita'
e' piu' che triplicato negli ultimi dieci anni, passando dai
circa 5.400 dell'a.a. 1999/2000 agli oltre 15.800 dell'a.a.
2009/2010. La stragrande maggioranza di questi studenti (oltre
l'88 per cento nel 2010) dichiara una disabilita' superiore al 66
per cento. Circa i due terzi degli studenti e' iscritto a corsi
di laurea dell'area umanistica.
(Wel/ Dire)