(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 ott. - Rendere umana una
delle malattie simbolo della nostra epoca, il cancro, proponendo
una terapia che passi attraverso una specifica formazione del
personale medico ed infermieristico che si occupera' di questi
degenti. E' questo l'obiettivo di HUCARE, uno tra i primi
progetti al mondo di questo tipo per la cura delle malattie
oncologiche, i cui risultati sono stati recentemente presentati
al pubblico. Con un obiettivo finale: aumentare l'adesione alle
cure dei pazienti, migliorando la loro salute psicosociale.
Accogliere meglio i degenti, formare con attenzione il personale
medico ed ospedaliero, migliorare la qualita' della comunicazione
rivolta al paziente e ai suoi familiari: sono questi alcuni degli
strumenti messi in campo da HUCARE, che vuol dire "HUmanization
of CAncer caRE", cioe' umanizzazione della cura del cancro. Oltre
700 i professionisti coinvolti e 29 le strutture impegnate, dal
2008, nella messa a punto del progetto. A cambiare profondamente
e' il modo in cui il paziente sara' ospitato nelle strutture
ospedaliere: come spiega il prof. Rodolfo Passalacqua, primario
di oncologia a Cremona e responsabile scientifico del progetto,
in ogni struttura selezionata "e' presente uno psicologo a cui
vengono indirizzati i malati colpiti da ansia e depressione".
E'questo, infatti, uno dei problemi piu' importanti per chi ha
questo tipo di patologia: il 34% dei malati oncologici e'
tormentato da stati d'animo negativi. Un problema che, e'
dimostrato, influenza negativamente la capacita' di affrontare la
malattia con coraggio. Grazie ad un corretto trattamento, i casi
di ansia e depressione diminuiscono del 50%.
(Wel/ Dire)