SALUTE. OBESITÀ INFANTILE, ECCO LE 12 REGOLE PER PREVENIRLA
REALIZZATE DA GRUPPO ESPERTI CON PATROCINIO SIP, FIMP E ONDA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 ott. - La prevenzione del
sovrappeso e dell'obesita' in 12 tappe. E' stato presentato il
dodecalogo realizzato da un gruppo di esperti nell'area della
pediatria, della nutrizione e della ginecologia, con il
patrocinio della Sip (Societa' italiana di pediatria), della Fimp
(Federazione italiana medici pediatri) e di O.N.Da (Osservatorio
nazionale per la salute della donna).
Nel 2000, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanita' e
dell'Istat, quasi il 4% dei bambini era obeso, mentre il 20% era
sovrappeso. Nel 2003 le percentuali erano rispettivamente del 10%
e del 30%. Una recente inchiesta del ministero della Salute ha
mostrato una prevalenza di obesita' dell'11.1%, in bambini di 8-9
anni. Secondo gli esperti e' necessario fermare questo trend e
per farlo bisogna puntare su una prevenzione precoce che parta
dalla gravidanza per giungere fino ai primi anni di vita. Proprio
da questa convinzione condivisa tra gli esperti nascono le '12
regole' per la prevenzione del sovrappeso e dell'obesita'.
"Oggi si ritiene che un eccessivo aumento di peso in
gravidanza sia correlato al sovrappeso e all'obesita' dei figli a
2-4 anni di vita e tale condizione permane in piu' dell'80% dei
bambini- spiega Irene Cetin, direttore Uoc ostetricia e
ginecologia, dipartimento di scienze cliniche, ospedale 'Luigi
Sacco', universita' di Milano- Durante la gravidanza la futura
mamma non deve quindi 'mangiare per due', ma scegliere
quantitativamente e qualitativamente le sostanze alimentari
adatte a se' e al bambino. E', inoltre, importante lo stile di
vita generale: in assenza di patologie che la precludano, dovra'
praticare un'attivita' fisica regolare che migliora l'esito della
gravidanza, contiene l'aumento di peso e riduce il rischio di
depressione dopo il parto".
"Il latte materno e' un alimento unico e inimitabile che, grazie
alla sua composizione nutrizionale e alla presenza di sostanze
protettive, ha numerosi effetti benefici- continua Francesca
Merzagora, presidente O.N.Da- e' l'alimento ideale per i bambini
nei primi 6 mesi di vita, protegge dalle infezioni respiratorie,
migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio, riduce il rischio
di sviluppare allergie, sovrappeso e obesita'. per questo, in
linea con le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della
sanita', tutti i bambini dovrebbero essere esclusivamente
allattati al seno per i primi sei mesi di vita".
Nel successivo passaggio da un'alimentazione esclusivamente
lattea a una piu' varia e caratterizzata dall'introduzione di
cibi solidi, gli esperti puntano i riflettori sull'importanza
dell'equilibrio nutrizionale e della varieta' come fattori di
prevenzione del rischio sovrappeso e obesita'.
"E' bene innanzitutto ricordare che nel percorso di crescita
del bambino la mamma non e' sola- afferma Giuseppe Mele,
presidente Fimp- Il pediatra e' il punto di riferimento per tutto
cio' che riguarda la salute del bambino. Il suo ruolo e' tanto
piu' importante se si pensa che le scelte alimentari nei primi
mesi di vita sono fondamentali per porre le basi della salute del
futuro adulto, ma e' bene ricordare che anche la famiglia ricopre
una parte importante nella costruzione di corrette abitudini
alimentari. Alcuni alimenti, non dovrebbero mai essere proposti
come premi o incentivi, o utilizzati come 'punizioni' perche', in
questo modo, il bambino li assocera' a sensazioni negative e non
apprezzera' le scelte salutari che sono alla base della
prevenzione dell'obesita'".
"Nella delicata fase dello svezzamento e' bene fare attenzione ad
alcuni pericolosi eccessi nutrizionali, in particolare per quanto
riguarda le proteine- prosegue Elvira Verduci, dottore di ricerca
in nutrizione sperimentale e clinica, sspedale San Paolo,
universita' degli Studi di Milano- L'ipotesi e' che un'elevata e
precoce introduzione di proteine nei primi anni di vita possa
aumentare il rischio di sviluppo di obesita' negli anni
successivi. Per esempio, in mancanza di latte materno, e'
importante che al lattante sia somministrato un latte formulato,
evitando l'introduzione di latte vaccino nel primo anno di vita.
Quest'ultimo e' troppo ricco di proteine che, se introdotte in
eccesso, possono aumentare il rischio di obesita';
inoltre, le proteine contenute nel latte di mucca presentano un
elevato potere allergizzante e, nella sua composizione, c'e' una
bassissima quantita' di acidi grassi polinsaturi e una scarsa
biodisponibilita' di ferro. Purtroppo, alcuni dati recentemente
pubblicati su un campione europeo di bambini mostrano come il
latte vaccino, e i derivati, venga assunto a 6 mesi dal 39% dei
bambini allattati al seno (Italia 77%) e dal 44% degli alimentati
con formula (Italia 87%).
"Nel primo anno di eta' si instaurano alcune abitudini
alimentari che il bambino portera' con se' nella sua crescita-
conclude Alberto Ugazio, presidente Sip- Per il bambino e'
naturale sperimentare nuovi alimenti e per i genitori e' bene
approfittare di questa sua naturale tendenza prima che
sopraggiunga il periodo fisiologico della cosiddetta 'neofobia
alimentare', caratterizzato da una minore disponibilita' ad
accettare nuovi alimenti e sapori. Proporre un alimento per
volta, in piccole quantita', puo' essere uno strumento per
abituare i bambini a nuovi gusti, contribuendo cosi' alla
varieta' che e' fondamentale per assicurare il giusto apporto di
tutti i nutrienti e per contrastare il rischio di obesita'. È poi
molto importante impostare la giornata alimentare in 4/5 pasti e
partire con una buona colazione, che e' la base per un regime
dietetico equilibrato perche' aiuta a controllare il senso di
fame e di sazieta' nel corso della giornata".
(Wel/ Dire)
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