SANITÀ. BOLOGNA, AUSL: ATTESE CI SONO, MA SI POSSONO EVITARE
CON LE 'AGENDE DI GARANZIA' I TEMPI SI ACCORCIANO (NEL PRIVATO)
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 ott. - Dalla risonanza
magnetica alla visita allergologica, le liste d'attesa per alcune
prestazioni specialistiche nella sanita' di Bologna e provincia,
sono in diminuzione, ma ci sono. Per accorciare i tempi, si puo'
usare il metodo delle agende di garanzia, che permette, tramite
il privato convenzionato, l'erogazione immediata di alcune
prestazioni. In questo caso la 'regia' e' del pubblico, cioe' e'
il servizio pubblico che segnala l'opportunita' di seguire questa
strada, ma la prestazione la si fa in 'casa' dei privati. Lo
ricorda l'Ausl di Bologna che pero' sta sperimentando agende di
garanzia (cioe' senza attesa e attivate ogni qual volta e' satura
la richiesta per le strutture pubbliche) anche nelle sue
strutture a Vergato e Porretta Terme. E ha tutta l'intenzione di
allargare il modello altrove.
Tornando all'oggi, invece, per conoscere tutte le possibilita'
di scelta che i cittadini hanno a disposizione (comprese quelle
per evitare di aspettare mesi) non bisogna limitarsi a guardare i
dati del sito del Cup "che non riporta tutte le opportunita'",
come spiega il direttore dell'Ausl di Bologna Francesco Ripa di
Meana in conferenza stampa. Dal 2009, infatti, per diminuire le
attese su visite ed esami molto richiesti, sono state appunto
aperte le agende di garanzia su 18 prestazioni ricorrendo ai
privati. In pratica, quando si va a prenotare una visita, se c'e'
tanto da aspettare nel servizio pubblico, si prospetta la chance
di usufruire del privato convenzionato a parita' di spesa. Poi
l'Ausl coprira' le spese per le prestazioni erogate dai privati.
Fatto sta che ad oggi, per esempio, per una risonanza magnetica
muscolo scheletrica (da garantire entro 60 giorni, secondo la
norma), si attendono 25 giorni al Poliambulatorio di San Lazzaro,
66 al Bellaria, 75 al Sant'Orsola, 91 al Maggiore. Ma se si
prenota nel privato accreditato, tramite l'agenda di garanzia
attivata dall'Ausl, e si va alla Casa di Cura Nobili per la
stessa prestazione si aspettano tre giorni, al Poliambulatorio
San Petronio 19, all'Antalgik 42 a Villa Erbosa 46. Certo e' che
certe 'attese' fanno effetto: per una visita allergologica da
garantire in 30 giorni, al Sant'Orsola si aspettano 298 giorni,
che scendono a 38 in presenza di quesito diagnostico, spiega una
tabella dell'Ausl.
Il 95% delle prestazioni delle agende di garanzia arriva
proprio dal privato, pure se l'Ausl, in generale, 'compra'
quotidianamente delle prestazioni delle altre strutture sul
territorio. I dati li fornisce il direttore sanitario dell'Ausl,
Massimo Annicchiarico: si tratta in tutto di circa 47 milioni di
euro di prestazioni, di cui 27 milioni circa al Sant'Orsola, di
due milioni al Rizzoli e di 17,5 milioni che vanno pagati al
privato accreditato. Il direttore sanitario aggiunge poi che da
sei mesi non esistono quasi piu' le agende chiuse, se non su un
gruppo ristretto di prestazioni. E cioe'; ora la possibilita' di
prenotare non e' piu' ristretta ad un periodo di tempo (le
cosiddette agende chiuse), ma l'accesso alle prestazioni resta
'aperto' per due anni nel 90% dei casi. Due anni fa questo
accadeva solo per il 20% delle prestazioni.
Ripa di Meana richiama invece l'attenzione sul fatto che anche
le segnalazioni di protesta degli utenti sono diminuite: da piu'
di 150 del primo semestre 2010 sono scese (del 69%) a circa 90
nel primo semestre 2011. "Sappiamo che molto resta ancora da
fare, ma pensiamo di poter affermare che la situazione e'
migliorata", conclude il direttore generale, che cita poi
un'azione lanciata sulle visite di controllo. Dopo la prima,
quelle successive di controllo saranno concordate direttamente
con lo specialista, in modo da evitare sia la prenotazione al
Cup, che l'allungamento delle liste d'attesa.
(Wel/ Dire)
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