CONVEGNO SUI 40 ANNI. QUASI 3 MILA CENTRI DI ASCOLTO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 nov. - "Davanti a questi
nodi e nel vivo di una crisi globale, la Chiesa, e in essa la
Caritas, che vive e si incarna nelle comunita' locali,
moltiplichera' gli sforzi continuando ad offrire il suo
contributo a favore di tutti per quell'umanizzazione della
societa' che trova nel Vangelo la sua linfa". Ad assicurarlo e'
mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi, presidente della
Commissione episcopale per il servizio della carita' e la salute
e presidente di Caritas Italiana, nel corso del 35esimo Convegno
nazionale delle Caritas diocesane "La Chiesa che educa servendo
la carita'".
In occasione del convegno che festeggia i 40 anni di Caritas
Italiana, vengono presentati i dati della presenza della Caritas
Italiana nella societa'. Sono 2.832 i Centri di Ascolto
(diocesani e parrocchiali), con 191 Osservatori diocesani delle
poverta' e delle risorse e 196 Laboratori diocesani per le
Caritas parrocchiali. Con il bando 2010 del servizio civile sono
stati 760 i giovani immessi in servizio civile: in Italia 724,
presso 55 Caritas diocesane, a cui si aggiungono 36 all'estero.
Con l'otto per mille, nel periodo 2001-2010 sono stati realizzati
1.045 progetti di oltre 180 Caritas diocesane; 78 milioni di euro
investiti in tali progetti, che hanno previsto una partecipazione
economica diretta delle Diocesi per circa 67 milioni di euro;
sono 171 progetti destinati al sostegno della rete dei Centri di
Ascolto. Nel periodo precedente, il 2009-2010, sono stati 204
progetti approvati a 119 Caritas diocesane, per un valore di 12,3
milioni di euro richiesti alla Cei e una compartecipazione delle
Caritas di 10,5 milioni di euro.
Sul versante dell'attivita' anti-crisi economica, sono 68 le
Fondazioni antiracket e antiusura, cui si aggiungono 806
iniziative anti-crisi economica attive presso 203 diocesi. Di
queste, 133 sono progetti di micro-credito socio-assistenziale,
131 fondi diocesani di emergenza, 120 progetti di orientamento al
lavoro, 70 progetti di microcredito per le imprese, 55 servizi
per il problema casa e 45 empori e botteghe solidali. Il
Censimento della Consulta ecclesiale nazionale degli organismi
socio-assistenziali mette in evidenza la presenza di 1.613
Servizi socio-assistenziali e sanitari promossi dalle Caritas
diocesane, di cui 1.269 servizi socio-sanitari e sociali non
residenziali; 311 servizi socio-sanitari residenziali e 33
servizi sanitari. Nel settore socio-assistenziale, le Caritas
diocesane promuovono 580 centri di erogazione beni primari, 130
servizi residenziali per le persone senza dimora, 106 mense, 78
servizi residenziali per famiglie in difficolta' e 66 centri di
ascolto per immigrati. Le risorse umane coinvolte nei servizi
promossi dalle Caritas diocesane ammontano a 30.902 operatori in
totale, di cui 27.630 sono volontari. Infine, nel mondo sono 56 i
paesi dove sono stati realizzati decine di progetti e 297
microprogetti e 140 le iniziative condotte da un centinaio di
Caritas in Italia nell'ambito della campagna Zero Poverty, in
occasione del 2010 Anno europeo di lotta alla poverta'.
Fra le varie attivita', Merisi sottolinea oltre a quelle
storicamente attuate dalle Caritas anche quegli "ulteriori
blocchi di attivita', di carattere piu' specifico e innovativo,
che riguardano la creazione di botteghe/empori solidali,
l'allestimento di carte magnetiche di spesa, gli
sportelli/progetti di inserimento/orientamento lavorativo e i
progetti di sostegno al disagio abitativo". Merisi sottolinea che
i numeri non rappresentano "una semplice conta delle opere e dei
servizi", perche' questi ultimi, "in un'ottica di scelta
pastorale, rappresentano luoghi, strumenti, progettualita',
occasioni di incontro, di ascolto e relazioni con le persone,
soprattutto con quelle in situazione di precarieta', fragilita' e
poverta'".
(Wel/ Dire)