SALUTE. DISASTRI AEREI, ITALIA SENZA SISTEMA AIUTO FAMILIARI
PARLA PAOLO PETTINAROLI, CHE HA PERSO UN FIGLIO A LINATE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 nov. - "Se si dovesse
ripetere un disastro aereo come quello di Linate i familiari si
ritroverebbe soli dopo pochi giorni come e' successo a noi":
Paolo Pettinaroli ha perso un figlio nella tragedia dell'8
ottobre 2001, quando il volo diretto in Danimarca si e'
scontrato, in fase di decollo, con un Cesna entrato per sbaglio
nella pista. Le vittime furono 118. "Dopo i primi giorni di
solidarieta' siamo rimasti senza alcun supporto psicologico".
Alcuni dei parenti delle vittime hanno creato la Fondazione 8
ottobre con lo scopo di contribuire al rafforzamento della
sicurezza dei voli. "Il Governo ha dato incarico all'Enac (Ente
nazionale aviazione civile) di predisporre un piano per gli
interventi in caso di disastro aereo -denuncia Paolo
Pettinaroli-. E' stato costituito un gruppo di lavoro di cui
facciamo parte anche noi, ma in sei mesi non si e' mosso nulla.
L'Italia non ha ancora un sistema per assistere i familiari delle
vittime". Oggi a Milano la Croce Rossa italiana ha inaugurato il
Centro per la cura del trauma psicologico (vedi lancio
precedente) e Paolo Pettinaroli era presente per offrire il
proprio aiuto alla nuova struttura. "E nel resto d'Italia? Che
cosa succede se l'incidente aereo avviene in altri aeroporti?"
chiede Pettinaroli.
(Wel/ Dire)
|