(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 nov. - "La scommessa e'
avere i Lea sociosanitari. Se non avremo questo strumento non
riusciremo a fare integrazione: avremo sempre il problema dei
finanziamenti". Cosi' Lorena Rambaudi, coordinatrice delle
politiche sociali della Conferenza delle Regioni intervenendo al
convegno su disabilita' e federalismo dell'Anffas in corso a
Roma. Per Rambaudi, il nuovo esecutivo presieduto da Mario Monti
accende qualche speranza sul futuro. "Monti terra' i rapporti con
le Regioni e gli enti locali e questo ci da' fiducia perche'
significa un'attenzione ai livelli istituzionali che si era
andata a sfaldare". Le Regioni, ha aggiunto Rambaudi, hanno gia'
individuato delle priorita', "tra cui anche il welfare perche'
ogni Regione sta avendo grosse difficolta' nei bilanci nel
trovare uno spazio adeguato di finanziamento al sociale".
Un futuro un po' meno cupo,spiega Rambaudi, ma non mancano le
preoccupazioni. "Rispetto alla depressione delle scorse settimane
vediamo qualche possibilita' di rimetterci a lavoro - ha aggiunto
-, sapendo che le difficolta' ci sono. Ci preoccupa piu'
l'impostazione che va a smantellare un sistema, piuttosto del
fatto che per un anno o due ci siano pochi soldi. Se si
smantella, ricostruire e' troppo difficile". A rincuorare anche
la nomina del nuovo ministro della sanita'. "Ci da' speranza
l'incarico affidato a Renato Balduzzi - ha aggiunto Rambaudi -,
perche' aveva collaborato alla stesura del documento dei livelli
essenziali a titolo volontario gratuito come docente
universitario. E' una persona che conosce anche il sociale e
l'esigenza dell'integrazione socio-sanitaria e questo ci da'
qualche speranza di proseguire il nostro lavoro".
Per quanto riguarda la riforma fiscale e assistenziale, Rambaudi
ha le idee chiare, soprattutto in merito all'articolo 10, gia'
osteggiato dalle associazioni dei disabili e dei familiari.
"Chiederemo che venga stralciato e che si faccia una riforma - ha
spiegato -, ma con un metodo diverso e con il coinvolgimento dei
livelli istituzionali. Chiederemo di bloccare l'articolo 10 e
come coordinatore della Commissione ho gia' chiesto un incontro
al ministro e sara' di sicuro la prima richiesta che faremo".
Sulle preoccupazioni espresse da Giacomo Bazzoni, presidente
della Commissione Affari sociali e welfare dell'Anci, sul
contenuto della lettera inviata a Bruxelles, Rambaudi rassicura:
"La partita e' ancora aperta. Non si capiva neanche da dove
dovessero arrivare i 20 miliardi di risparmio. Il fatto stesso di
avere una riforma fiscale e assistenziale insieme non spiega se i
20 miliardi debbano venir fuori dalla parte fiscale o dalla parte
assistenziale. Tuttavia in quest'ultimo caso significherebbe una
sola cosa: dimezzare gli assegni di accompagnamento, l'unica voce
significativa esistente. Il resto e' gia' tutto a zero".
(Wel/ Dire)