(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 nov. - Il mondo della
sanita' si e' mobilitato in tutta Italia. Dal nord al sud del
paese sono state quasi 500 le iniziative, nella giornata di
mobilitazione nazionale promossa dalla Cgil insieme allo Spi e
alla Fp, per ribadire che la 'Salute e' un fondamentale diritto'.
Banchetti informativi fuori dagli ospedali e dai presidi
sanitari, volantinaggi, assemblee, iniziative pubbliche e flash
mob hanno attraversato l'Italia con un unico scopo: rivendicare
un 'servizio sanitario pubblico, universale e di qualita'', come
recita il documento redatto per l'occasione che la Cgil ha
presentato al presidente della conferenza delle regioni Vasco
Errani e che presentera' al nuovo ministro Balduzzi.
Lo Spi e la Fp-Cgil sono le categorie maggiormente colpite
dalle politiche di tagli 'lineari' al settore sanitario. I
pensionati sono, infatti, coloro che usufruiscono maggiormente
dei servizi sanitari e assistenziali ed e' proprio su di loro che
va a pesare l'introduzione di nuovi ticket sanitari. Allo stesso
tempo, sono i lavoratori del pubblico impiego, che operano nel
Servizio sanitario nazionale, a fare i conti con la sottrazione
di risorse per il settore. E' necessario "fermare la deriva di
tagli e ticket che il Governo Berlusconi ha introdotto in
sanita', mettendo in discussione il diritto costituzionale alla
salute come elemento che unifica il nostro paese e garantisce i
cittadini". E' quanto afferma Stefano Cecconi, responsabile delle
Politiche della Salute e della Contrattazione Sociale per la Cgil
nazionale ai microfoni della Cgil-tv in occasione della giornata
di mobilitazione nazionale.
(Wel/ Dire)