(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 nov. - Nei prossimi mesi,
forse gia' a partire da gennaio, la Regione varera' il nuovo
sistema di auto-assicurazione per le aziende sanitarie contro il
rischio clinico e le richieste di risarcimento per le cosiddette
colpe mediche. L'annuncio e' di Carlo Lusenti, assessore
regionale alla Salute, questa mattina nel corso del convegno
sulle prospettive del servizio sanitario pubblico organizzato a
Bologna da CittadinanzAttiva e e Fondazione Lilly. "Nel giro di
pochi mesi passeremo all'autoassicurazione- spiega Lusenti-
perche' le assicurazioni non sono affidabili, ci lasciano a piedi
e si garantiscono le fidejussioni in Romania". In regione ha
fatto rumore a Reggio Emilia il caso delle assicurazioni Faro
che, fino al fallimento e alla messa in liquidazione dell'estate
scorsa, coprivano le richieste di risarcimento di tutte le
aziende sanitarie dell'Area Vasta Emilia Nord (le Ausl di
Piacenza, Parma, Reggio Emilia, e le aziende ospedaliere di
Parma, Reggio e Modena). Dal primo di luglio l'ospedale Santa
Maria Nuova di Reggio Emilia e' corso ai ripari stipulando un
nuovo contratto con la compagnia Am trust.
Per questo viale Aldo Moro, spiega Lusenti, istituira'
"un'autoassicurazione gestita con un fondo regionale. Per i
contenziosi fino a 100.000 euro lasceremo la gestione alle
aziende sanitarie- elenca l'assessore- mentre per i casi tra
100.000 e 1,5 milioni di euro accentreremo tutto sulla Regione.
Per i casi disastrosi, quelli oltre 1,5 milioni di euro, che per
fortuna sono rari, ci affideremo a un'unica polizza con le
migliori compagnie internazionali disposte ad assicurare il
rischio clinico".
La sperimentazione dovrebbe partire "nei prossimi mesi, se
riusciamo gia' a gennaio (serve una legge regionale, ndr), con
alcune aziende sanitarie della Romagna e dell'Emilia". Allo
stesso tempo, aggiunge Lusenti, "vorremmo accreditare la Regione
come ente di conciliazione" come previsto dalla legge per
snellire le cause civili, "perche' non si puo' pensare che lo
facciano solo l'Ordine dei medici e la Camera di commercio".
Infine, completa il quadro l'assessore, "istituiremo un
Osservatorio regionale per monitorare gli eventi avversi e i
contenziosi, che relazionera' ogni anno all'Assemblea legislativa
e alle associazioni rappresentative dei cittadini". Cosi'
facendo, rivendica Lusenti, "evidenziamo la volonta' di mettere
in campo uno sforzo maggiore per garantire un clima di maggiore
serenita', tranquillita', sicurezza e fiducia" nei confronti dei
pazienti e dei medici.
In effetti, soprattutto a Bologna nell'ultimo periodo, sono
balzati agli onori della cronaca diversi casi di malasanita'.
"Sono casi molto isolati- ci tiene a precisare l'assessore- ma
non intendiamo sottovalutare nessun evento sentinella. Anche se
e' giustificabile dal punto di vista statistico, facciamo sempre
analisi e verifiche con i professionisti per valutare se
l'erogazione dei servizi, l'organizzazione e la qualita'
professionale sono state adeguate, cercando di imparare dagli
eventi avversi". In particolare, sottolinea Lusenti, "nel 2009 e'
stata emessa una direttiva regionale con la quale cerchiamo di
avere un sistema piu' sicuro prevenendo l'errore". Quella
direttiva arrivo' "dopo il caso Lanzoni al Sant'Orsola di
Bologna- ricorda l'assessore- bisogna pero' anche dire che da
allora ne' la magistratura ne' gli organi di autogoverno hanno
fatto nulla. Solo noi".
(Wel/ Dire)