VIA LIBERA GARANTE PRIVACY A SCHEMA LINEE INDIRIZZO IN MATERIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 nov. - Non ci sara' bisogno
di dichiarare il proprio reddito al farmacista per individuare
l'importo del ticket da pagare. Bastera' che i medici appongano
un codice sulle ricette per l'acquisto dei farmaci e per le altre
prestazioni sanitarie. In questi termini il Garante privacy ha
dato via libera allo schema di linee di indirizzo in materia di
misure regionali di compartecipazione alla spesa sanitaria per
fasce di reddito, predisposte dal ministero dell'Economia e delle
Finanze.
E' quanto si legge in una nota del Garante per la protezione dei
dati personali.
Le nuove misure, che avranno valore su tutto il territorio
nazionale, traggono origine dalle segnalazioni di pazienti che,
per usufruire delle esenzioni sul ticket, erano stati costretti a
comunicare il loro livello di reddito al farmacista, magari in
presenza di altri clienti, o alle persone che eventualmente
acquistavano medicinali per loro conto. Alcune Regioni, infatti,
in seguito alla manovra economica 2011, avevano deciso di non
introdurre il pagamento di 10 euro sulle ricette per le
prestazioni specialistiche ambulatoriali, differenziando invece
il ticket richiesto in base alla fascia di reddito familiare. Le
modalita' adottate, pero', non garantivano un'adeguata protezione
dei dati personali dei pazienti.
Lo schema di linee di indirizzo, che tiene conto delle
indicazioni fornite dal Garante al ministero dell'Economia e
delle Finanze e al ministero della Salute, prevede che, a tutela
della privacy, sia il medico stesso ad apporre sulla ricetta un
codice teso a identificare, non in chiaro, la fascia di reddito
di appartenenza dell'assistito, e quindi a definire l'entita' del
contributo da pagare. All'atto della prescrizione, il medico
dovra' verificare il codice da inserire per ogni persona
collegandosi al 'Sistema tessera sanitaria' oppure utilizzando
l'apposita documentazione cartacea o digitale predisposta dalla
azienda sanitaria locale.
(Wel/ Dire)