(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 nov. - La regione Toscana,
prima in Italia, ha istituito la Commissione permanente per le
problematiche di genere, inserita nel Consiglio sanitario
regionale, e ha dedicato a salute e medicina di genere un
capitolo del nuovo Piano sanitario e sociale integrato regionale
in via di approvazione.
La Commissione, presieduta da Anna Maria Celesti, medico chirurgo
specialista in ostetricia e ginecologia, e composta da una
trentina di medici (donne e uomini) di varie specialita', si e'
insediata ufficialmente, all'interno del Consiglio sanitario
regionale. "Per troppo tempo - ha detto l'assessore al diritto
alla salute Daniela Scaramuccia - le malattie, la loro
prevenzione e terapia sono state studiate prevalentemente su
casistiche del solo sesso maschile, sottovalutando le
peculiarita' biologico-ormonali e anatomiche proprie delle donne.
La medicina di genere e' chiamata a limitare le disuguaglianze di
studio, di attenzione e di trattamento che fino ad oggi sono
state a carico delle donne, non costruendo una medicina al
femminile e una al maschile, ma applicando il concetto di
diversita' per garantire a tutti, donne e uomini, il miglior
trattamento possibile".
Tra i compiti della Commissione appena insediata, individuare
quante e quali differenze di genere sono dovute a fattori
intrinseci alla biologia di genere e alla fisiopatologia della
malattia, e quante sono da ascrivere alla societa' e al sistema
sanita', evidenziando quanto costa questa differenza; ricercare
percorsi ottimali per fare formazione ai medici di famiglia,
specialisti, operatori sanitari; trovare gli strumenti piu'
adatti per costruire e diffondere una politica di intervento
sulla salute di genere. La Commissione lavorera' per gruppi di
lavoro tematici: dalla farmacologia alle patologie
cardiovascolari, dalla sicurezza sul lavoro, fino alla
progettazione architettonica degli ambienti in ottica di genere.
Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro in ottica di genere,
per esempio, per le lavoratrici i settori piu' a rischio sono
l'industria tessile, quella conciaria, quella alimentare, mentre
per gli uomini il pericolo viene soprattutto dalle costruzioni,
dai trasporti, dall'industria dei metalli. Le malattie
professionali piu' frequenti tra le donne: tendiniti, dermatiti
ed eczemi, affezioni dei muscoli. Tra gli uomini, invece,
ipoacusia, dermatiti, malattie dei tendini. E mentre dal 2005
assistiamo a una diminuzione sostanziale delle malattie
professionali e degli infortuni per gli uomini, per quanto