(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 nov. - Molto spesso dietro i
capricci o i pianti apparentemente senza motivo dei bambini piu'
piccoli potrebbe celarsi un nemico insospettabile: l'emicrania.
Questo disturbo e' infatti diffusissimo anche tra i piu' piccini
e si calcola che colpisca l'80% dei bambini.
Poiche' i sintomi collaterali all'emicrania possono andare oltre
il semplice mal di testa e interessare altre zone del corpo,
capita spesso che il fenomeno venga trascurato. Cio' puo' portare
al cronicizzarsi del dolore, che puo' divenire uno sfiancante
compagno durante la crescita.
A mettere in guardia pediatri e genitori sull'emicrania sono
stati gli esperti del Centro Cefalee dell'Ospedale Pediatrico
Bambino Gesu' di Roma, in occasione del Congresso della Sezione
Inter-Regionale Lazio Molise della Societa' Italiana per lo
Studio delle Cefalee.
Un bambino molto piccolo, con eta' cioe' inferiore a 2-3 anni,
non e' in grado di descrivere i sintomi di una cefalea e spesso
si rifugia nel pianto o nel capriccio per manifestare il suo
dolore.
Il ripetersi di queste manifestazioni non deve essere
sottovalutato e il consiglio degli esperti e' quello di
rivolgersi al proprio pediatra, prima, e successivamente, se
persiste, a uno dei centri specializzati nella diagnosi e nel
trattamento delle cefalee.
L'emicrania, e' bene ricordarlo, e' perlopiu' legata a
variazioni del flusso sanguigno cerebrale e alla vasodilatazione.
Spesso si manifesta in soggetti che hanno familiarita' con questo
disturbo, piu' frequentemente nelle donne.
(Wel/ Dire)