ANZIANI. NON AUTOSUFFICIENZA, SENZA AIUTI 1,6 MILIONI
I DATI DELL'ISTAT (2009) AL FORUM NON AUTOSUFFICIENZA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 nov. - La crisi e la
riduzione della spesa sociale rischiano di colpire le persone non
autosufficienti e le loro famiglie. E' il quadro che emerge dal
terzo Forum sulla non autosufficienza, a Bologna. "Nel 2011 il
sistema di welfare locale non potra' garantire neppure gli
attuali livelli di spesa, lasciando scoperte delle quote di
popolazione in condizione di vulnerabilita'", spiega Gabriella
Sebastani, responsabile dell'Indagine sulla disabilita'
dell'Istat. A veder peggiorare la propria condizione saranno in
particolare le famiglie con anziani non autosufficienti. Secondo
dati relativi al 2009, continua Sebastiani, "oltre il 50% delle
famiglie con all'interno una persona di 65 anni e piu' con gravi
limitazioni non riceve alcun tipo di aiuto". Nel dettaglio, si
parla di 1,6 milioni di anziani con lievi o gravi limitazioni
nelle attivita' della vita quotidiana che non ricevono aiuto o
vivono in contesti familiari non protetti (da soli o con altri
anziani): di questi 951 mila presentano lievi limitazioni, 651
mila gravi limitazioni. Sono queste le persone che piu' subiranno
gli effetti della crisi economica e della riduzione della spesa
sociale.
E' difficile pero' stabilire quante siano le persone non
autosufficienti al momento in Italia, anche perche'gli ultimi
dati si riferiscono all'Indagine sulle condizioni di salute e
ricorso ai sistemi sanitari condotta dall'Istat nel 2005 e sono
relativi ad anziani che presentano limitazioni nelle attivita'
della vita quotidiana. I dati dicono che 1 milione e 418 mila
anziani hanno almeno una limitazione, mentre 648 mila hanno tre o
piu' limitazioni. Sempre dalla stessa indagine risulta che le
persone con disabilita' che vivono in famiglia sono 2 milioni e
600 mila, ovvero il 5% della popolazione. Dati piu' recenti
(2009) dicono che gli anziani non autosufficienti ospiti dei
presidi residenziali sono 225.182. Sono invece quasi 1 milione e
mezzo gli over 65 che ricevono l'indennita' di accompagnamento (1
milione e 497 mila, per la precisione): 631 mila hanno anche una
pensione di invalidita'. Per avere un quadro piu' preciso,
continua Sebastiani, "l'Istat sta conducendo indagini ad hoc e
sta portando avanti il progetto sul Sistema informativo sulla
disabilita'".
Se i numeri della non autosufficienza sono incerti, quello che
invece e' gia' evidente e' la difficolta' delle famiglie. "La
rete di parentela", spiega Sebastiani, "e' sempre piu' stretta e
lunga: crescono le persone da aiutare, ma non quelle che
assistono. Aumenta inoltre l'eta' media dei caregiver, che dai 43
anni del 1983 e' passata ai 50 del 2009". E il carico continua a
gravare sulle spalle delle donne, che da sole garantiscono 2,2
milioni di ore di assistenza. Diminuisce inoltre l'aiuto fornito
da volontari, vicini e amici. "La rete di aiuto informale e' in
un fase di crisi strutturale", continua Sebastiani: "le famiglie
aiutate sono scese dal 28,3% del 1983 al 16,9% nel 2009". A
questi numeri si aggiungono le difficolta' economiche dovute alla
crisi: nel 2010 il potere d'acquisto delle famiglie e' sceso
ancora dello 0,5% (dopo il -3,1% del 2009), la propensione al
risparmio segna un -9,1%. Ma soprattutto le famiglie in stato di
deprivazione (cioe' in difficolta' economica) non riescono a
risollevarsi: il 65% delle famiglie deprivate nel 2010 lo sono
anche nel 2009.
(Wel/ Dire)
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