(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 nov. - Per i ritardi
nell'assistenza scolastica a dieci bambini autistici, il Tar
condanna il comune di Palermo al risarcimento di 2.200 euro a
bambino. Il Tribunale ha riconosciuto in questo modo, alle dieci
famiglie che avevano fatto ricorso, il danno esistenziale per
assistenza specialistica a scuola ai disabili autistici che si e'
attivata, lo scorso anno scolastico, con quattro mesi di ritardo.
Secondo l'organo di giurisdizione amministrativa di primo grado
"lo stanziamento di risorse insufficienti ed il ritardo
nell'attivazione delle procedure di affidamento del servizio di
assistenza specialistica sono riconducibili alla negligenza
dell'amministrazione comunale".
Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, gia' lo scorso
dicembre, con numerose ordinanze, aveva accolto i ricorsi dei
genitori di numerosi minori affetti da sindrome autistica,
ordinando al Comune di Palermo di assegnare loro degli assistenti
per l'autonomia e la comunicazione. Tuttavia, il Comune di
Palermo ha provveduto solo dopo circa quattro mesi ad attivare il
servizio di assistenza.
Pertanto, i genitori dei minori disabili, difesi dall'avvocato
Giuseppe Impiduglia, hanno chiesto al T.A.R. Sicilia il
risarcimento del danno esistenziale subito dai minori per effetto
della tardiva attivazione del servizio di assistenza
specialistica.
Il Comune di Palermo si e' difeso in giudizio asserendo che il
ritardo nell'attivazione del servizio era da imputare "alle
difficolta' incontrate nel reperimento delle risorse finanziarie
e nell'affidamento del servizio".
Il giudice amministrativo, disattendendo le difese del Comune, ha
accolto la domanda risarcitoria, condannando il Comune a pagare
"a titolo di danno esistenziale, la somma di euro 2.200 per
ciascun bambino", oltre alle spese di giudizio liquidate "in
complessivi euro 2.000 oltre accessori di legge".
I risarcimenti potrebbero aumentare perche' si e' ancora in
attesa della decisione in merito ai ritardi a carico di altri
otto bambini su quali dovra' pronunciarsi un altro giudice
amministrativo.
"L'Associazione Nuove Ali di Agrigento - ha dichiarato Giovanna
Librici, vicepresidente dell'associazione che ha seguito le fasi
del processo - auspica che tali importanti pronunce inducano i
comuni siciliani ad adoperarsi tempestivamente per contribuire al
percorso di integrazione scolastica dei soggetti disabili
fornendo assistenti specializzati i quali, in collaborazione con
gli insegnanti di sostegno, rendano possibile l'effettivo
esercizio del diritto allo studio".
La notifica della sentenza non e' ancora stata ricevuta
dall'assessorato comunale alla pubblica istruzione.
"Il ritardo nell'erogazione del servizio non e' stato causato da
cattiva volonta' - spiega l'assessore Francesca Grisafi -.
Quest'anno con il nuovo regolamento sara' tutto diverso e sara'
piu' facile assegnare l'assistente speciliastico".
Il consiglio comunale ha cercato, infatti, di correre ai ripari
al fine di non incorrere piu' in situazioni di questo tipo e ha
approvato la scorsa settimana, all'unanimita', il regolamento che
istituzionalizza le modalita' di reclutamento degli assistenti
specialistici nelle scuole materne, elementari e medie per gli
studenti, autistici, audiolesi, non vedenti e con la sindrome di
down.
A partire dal prossimo gennaio, infatti, con un finanziamento di
800 mila euro saranno 329 gli alunni disabili che potranno
usufruire di questo diritto.
Secondo quanto prevede il nuovo regolamento comunale, il
reclutamento degli assistenti spettera' alle scuole: sara' cura,
infatti, dei dirigenti scolastici predisporre un avviso pubblico
per la costituzione di un albo professionale. Successivamente
saranno i genitori degli studenti disabili, in relazione al tipo
di disabilita' del figlio, ad avere la possibilita' di scegliere
l'operatore iscritto nell'albo.
(Wel/ Dire)