TASSO INCIDENZA SUPERIORE A MEDIA NAZIONALE; MALATI MOLTI BAMBINI
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 7 nov. - L'ultimo picco
risaliva al 2005, ma ora la malaria sta tornando ad affacciarsi
sull'Emilia-Romagna: negli ultimi quattro anni, mentre il trend
nazionale e' sostanzialmente costante nel trend di calo, "in
Emilia-Romagna si assiste ad un sensibile incremento" e i dati
sui casi registrati sono confermati anche dalle schede di
dimissione ospedaliera che rilevano come il tasso di ricovero per
malaria, "costantemente superiore" a quello italiano, "negli
ultimi anni stia aumentando, mentre quello italiano rimane
costante". Da circa 70 casi all'anno registrati agli inizi degli
anni '90 si e' passati ora "ad un valore medio di circa 100
all'anno": 114 nel 2010, 111 nel 2009, 96 nel 2008; una
'risalita' partita dagli 81 casi del 2006, divenuti 89 l'anno
successivo. Nel 2005, invece, furono 114;
l'altro picco e' quello del 1999 (140). I numeri vengono elencati
dallo studio "Epidemilogia della malaria in Emilia-Romagna
1999-2010" realizzato dall'assessorato regionale alle Politiche
per la salute censendo 1.235 malati.
Le conclusioni dell'indagine sono eloquenti: "In
Emilia-Romagna i tassi di incidenza di malattia registrati sono
superiori alla media nazionale, non solo per la maggiore
sensibilita' alla segnalazione da parte dei medici della Regione,
ma anche per la quota rilevante di persone straniere residenti
nel territorio (circa l'11%), che potenzialmente possono recarsi
in visita nei Paesi di origine, dove la malaria e ancora
endemica". Gli immigrati centro-africani che tornano 'a casa',
infatti, "costituiscono il gruppo a maggior rischio di contrarre
la malattia; spesso non eseguono alcuna profilassi,
presumibilmente per una diversa percezione del rischio, che
comporta anche un mancato accesso agli ambulatori per
viaggiatori".
(Wel/ Dire)