SANITÀ. REGIONE LAZIO, UN PONTE PER... LA PICCOLA RIAM ALI
HA 6 ANNI: RICOVERATA LA BAMBIN GESÙ, RISCHIA DI PERDERE LA VISTA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 mar. - Riam Ali ha 6 anni e
una malformazione angiomatosa al volto che rischiava di farle
perdere la vista. Figlia di un dipendente della Biblioteca
Nazionale di Baghdad, con cui Un ponte pera' lavora da anni per
la preservazione del patrimonio librario iracheno, Riam e' stata
ricoverata all'ospedale Bambin Gesu' di Roma con il contributo
della Regione Lazio, che si e' resa disponibile ad operare
gratuitamente la bambina. Grazie alla generosita' di molte
istituzioni pubbliche e religiose italiane e alla Royal Jordanian
Airlines, la piccola Riam e' atterrata oggi a Baghdad, in attesa
di tornare in Italia (a settembre) per sottoporsi a una serie di
altri interventi chirurgici che dovrebbero restituirle
un'infanzia serena. Arrivata in Italia a fine febbraio, Riam e'
stata calorosamente accolta a Pisa, per poi essere ricoverata
all'Ospedale Bambin Gesu', dove e' stata operata con successo dai
medici dell'equipe del reparto di chirurgia maxillofacciale.
Purtroppo quella di Riam e' la storia di molti altri bambini
iracheni, che dopo aver vissuto il trauma della guerra sono ora
le principali vittime degli effetti devastanti del conflitto. Dal
2004 a oggi il numero delle malformazioni e' cresciuto in modo
impressionante, in particolare in quelle zone che sono state
teatro di feroci battaglie, come Falluja dove, secondo due
diverse ricerche scientifiche pubblicate dall'International
Journal of Environmental Research and Public Health, il numero
dei tumori e' quadruplicato e il tasso delle malformazioni e'
ormai 11 volte superiore alla norma.
Nonostante l'Iraq galleggi su un mare di petrolio, gli ospedali
non hanno ancora strumenti ed elettricita' sufficienti per
contrastare quella che gli esperti hanno ribattezzato come
''l'epidemia delle malformazioni'', che sta provocando una vera e
propria emergenza sanitaria. A quasi sei anni dalla guerra del
marzo del 2003, le strutture ospedaliere non funzionano a pieno
regime, sia per mancanza di investimenti che di elettricita',
disponibile per non piu' di qualche ora al giorno, a seconda
della zona e della stagione. Per aiutare i bambini iracheni e le
loro famiglie Un ponte pera' porta avanti Nacbar, un progetto di
sostegni sanitari realizzato in partnership con l'ong irachena
Al-Amal, che provvede alla fornitura di medicinali e materiale
sanitario per i bambini iracheni affetti da malattie croniche.
Nell'ultimo anno di attivita' Nacbar ha fornito i medicinali
necessari a oltre 50 bambini, grazie al sostegno delle famiglie
italiane che hanno aderito al programma.
(Wel/ Dire)
|