(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 mar. - Risoluzione
bipartisan in commissione Cultura alla Camera sulla vicenda dei
ragazzi diversamente abili esclusi dalle finali nazionali di
corsa campestre dei Giochi della Gioventu' che si sono svolti in
Friuli lo scorso weekend.
I moduli per le iscrizioni quest'anno non prevedevano quelli
per i ragazzi con disabilita'. Sulla vicenda il ministero
dell'Istruzione si era espresso qualche giorno fa parlando di
caso "privo di fondamento" dopo le denunce dei parlamentari del
Pd e dell'Idv. Ma la posizione di Viale Trastevere non ha
convinto i deputati che si occupano di Scuola. Non solo quelli
dell'opposizione, ma anche quelli della maggioranza. Secondo il
ministero "le finali nazionali dei Giochi si svolgono nelle
discipline organizzate dalle rispettive Federazioni sportive, a
proprio totale carico. Tale decisione deriva da accordi
intercorsi con il Coni, per un'equilibrata ripartizione dei
compiti e dei relativi oneri finanziari". Nel contesto di questi
accordi "il Comitato italiano paralimpico decide ogni anno su
quali iscipline puntare e concentrare la partecipazione degli
studenti disabili".
Immediata la risposta dei deputati della commissione Cultura
che vogliono vederci chiaro: con una risoluzione bipartisan
chiedono all'esecutivo di intervenire "per ovviare ad una
situazione discriminatoria che contrasta con la piena inclusione
di questi alunni prevista dagli obiettivi prioritari della scuola
dell'autonomia, anche attraverso progetti di diversita' motoria e
sportiva".
Quanto al Comitato paralimpico, fanno notare dalla Camera, ci
vuole un "finanziamento" ad hoc "affinche' esso possa svolgere
con continuita' la sua funzione e possa programmare le sue
attivita'".
Oggi i fondi sono ridotti all'osso, denunciano i parlamentari
che, sul'esclusione dei ragazzi disabili dalle gare di corsa
campestre, prendono posizione cosi': "tale decisione e' in netto
contrasto con le norme di legge sull'integrazione scolastica
degli alunni con disabilita', che da sempre costituisce un punto
di forza del sistema educativo italiano. Tale scelta impedisce la
piena esigibilita' del diritto allo studio e alla crescita
individuale e sociale di questi ragazzi e deprime lo stesso
valore dei giochi sportivi studenteschi, che sono un importante
evento educativo, in quanto non solo momento agonistico bensi'
veicolo di valori e di crescita della persona umana".
La risoluzione sara' discussa nei prossimi giorni. C'e' la
disponibilita' di tutti i gruppi a metterla in calendario quanto
prima. Al dibattito e al voto dopvra' presenziare un esponente di
governo.
(Wel/ Dire)