"IL MINISTERO NON SI PIEGHI ALLE RICHIESTE DEGLI EDITORI"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 mar. - Il ministero
dell'Istruzione non si deve piegare alle richieste degli editori
ma tutelare i diritti degli studenti con una disabilita' visiva,
fissando al 31 marzo il termine ultimo per le adozioni dei libri
di testo per le classi ove sono presenti alunni che abbisognano
di testi diversi da quelli comunemente in commercio. A chiederlo
e' l'Unione italiana ciechi e ipovedenti insieme alla Biblioteca
"Regina Margherita" di Monza, che fanno notare ancora una volta
al ministero l'insufficienza delle decisioni finora prese.
Aggiungendo e chiedendo ancora una volta che "le pur legittime
esigenze commerciali degli Editori non producano gravi danni
all'inclusione scolastica".
La circolare emanata dal ministero dell'Istruzione per
l'adozione dei testi scolastici, infatti, fissa il termine al 10
maggio 2011 e non fa alcun riferimento ai ragazzi ciechi ed
ipovedenti, il che "crea grandissimi problemi agli studenti
disabili visivi perche' ritardera' di almeno due mesi la consegna
dei testi scolastici nei formati accessibili e fruibili". Alle
"vibrate proteste" gia' avanzate, il Ministero ha risposto con
una nuova circolare che - nota l'Uic - "si limita, pero', ad una
generica raccomandazione di anticipare l'adozione dei testi
scolastici nelle classi dove sono presenti alunni ciechi o
ipovedenti senza fissare alcuna data".
Eppure alla Uic era costata tanta fatica la circolare del
Ministero dell'Istruzione che anticipava a fine marzo l'adozione
dei libri di testo nelle classi con studenti ciechi e ipovedenti.
"Una cosa semplice, di buon senso, per permettere - nota l'Uic
ancora - ai ragazzi non vedenti di partire con gli stessi tempi
dei loro compagni. L'obiettivo era quello di riuscire ad avere i
libri di testo il primo giorno di scuola, come tutti i loro
compagni, e non sembrava di chiedere troppo". Emessa per la prima
volta nel marzo 2008, la circolare era frutto dell'impegno
congiunto dell'allora Sottosegretario al Ministero della pubblica
Istruzione, Mariangela Bastico, e del direttore Mario Dutto.
Ora, dopo due anni, questa nuova impostazione del ministero
viene definita dalla Uic una "nuova, triste, sorpresa".
"L'obbligo di adozione dei testi entro il 31 marzo - spiegano
dall'Unione - aveva sinora consentito di espletare l'iter
amministrativo propedeutico alla fornitura e all'emissione dei
preventivi di spesa entro il mese di maggio e quindi di eseguire
la trascrizione durante il periodo estivo consentendo la
consegna, almeno delle prime parti del testo, in coincidenza con
l'apertura dell'anno scolastico". "L'esperienza degli anni
passati, quando il termine delle adozioni era quello ordinario,
ci ricorda - scrive ancora la Uic - che quando si coinvolgevano
le Amministrazioni Locali in prossimita' del periodo estivo, i
tempi si allungavano. Tanto che la maggior parte delle
autorizzazioni perveniva nel mese di settembre e i libri in
braille e a caratteri ingranditi arrivavano in mano agli studenti
in prossimita' delle vacanze natalizie".
(Wel/ Dire)