(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 mar. - Si svolge a Firenze,
fino a domani, la terza edizione di Icar (Italian Conference on
Aids and Retrovirus), che riunisce diverse realta' scientifiche
in tema di assistenza, ricerca e sperimentazione clinica su
Hiv/Aids. Fin dalla sua costituzione, nel 2009, Anlaids, Arcigay,
Lila e Nadir fanno parte del Community Liason sub-Committee di
Icar e partecipano attivamente alla organizzazione della
conferenza.
Come noto, nelle carceri italiane non sono previsti interventi
di riduzione del danno e dei rischi in materia di trasmissione
dell'Hiv, ovvero non e' prevista la disponibilita' di siringhe
sterili e preservativi. Cio' nonostante, le indicazioni fornite
dalle maggiori organizzazioni internazionali, che affermano come
il diritto alla salute, e quindi alla prevenzione, sia un diritto
umano che riguarda tutti i cittadini, anche quelli incarcerati.
"Abbiamo gia' sollecitato il governo italiano a seguire le
indicazioni della Commissione Europea, dell'Onu e dell'Oms,
riaffermate nell'ultima Conferenza mondiale a Vienna nel 2010, e
contribuito ad aprire un dialogo su Hiv e carcere. Con la
presenza del dottor Jürgens intendiamo continuare a ribadire la
necessita' di seguire l'evidenza scientifica nella costruzione
delle politiche di intervento in materia di Hiv/Aids e diritti
umani, fra i quali c'e' il diritto alla salute, anche fra i
detenuti", ha affermato Alessandra Cerioli, presidente della
Lila, Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids.
I diritti umani, la prevenzione nelle popolazioni vulnerabili,
l'accesso alle terapie e la necessita' di tenere in
considerazione innanzitutto l'evidenza scientifica nello
strutturare le politiche di intervento, sono i temi alla base di
numerosi interventi previsti durante Icar 2011.
"Tra i diritti non riconosciuti di popolazioni esposte al
rischio di contagio alle quali non sono destinati interventi
adeguati ci sono anche quelli dei minori", afferma Fiore Crespi,
presidente nazionale Anlaids, "la necessita' di sviluppare una
adeguata strategia di prevenzione a loro rivolta si scontra
spesso con l'attuale impossibilita' per i minori di sottoporsi al
test Hiv senza il consenso dei genitori". Accesso al test, inteso
come garanzia di gratuita', riservatezza e offerta di counselling
in tutti i servizi sanitari italiani, con particolare attenzione
alla popolazione migrante e ai minori sono i temi focalizzati da
Anlaids, anche alla luce di uno studio effettuato dalla Consulta
nazionale Aids che ha evidenziato come diverse siano le carenze
sul territorio nazionale. Inoltre Anlaids, in coerenza con i suoi
impegni statutari di sostegno alla ricerca scientifica,
consegnera' durante la conferenza i 10.000 euro del Premio
intitolato alla memoria di Giovanni Battista Rossi, alla giovane
ricercatrice Alessia Lai, autrice di un importante lavoro sul
monitoraggio dei nuovi ceppi di Hiv che si stanno diffondendo
nella popolazione italiana. Un segnale importante di sostegno
alla ricerca in un momento di gravi ristrettezze economiche.
"Arcigay partecipa per portare avanti i temi di prevenzione e
cura dell'infezione da Hiv, con particolare attenzione alle
specificita' della popolazione gay, lesbica e transessuale
italiana e del gruppo degli msm (men who have sex with men,
uomini che fanno sesso con uomini). L'associazione sottolinea e
ribadisce la necessita' e l'urgenza di promuovere su tutto il
territorio italiano la ricerca scientifica e lo sviluppo di
strategie per l'applicazione delle innovazioni in ambito
terapeutico con attenzione alla persona e le sue esigenze. Allo
stesso tempo ribadiamo la necessita' di un impegno costante per
l'elaborazione di strategie condivise per la promozione dei temi
della salute all'interno di gruppi fino ad oggi esclusi, e tra
questi il gruppo degli msm", ha spiegato Rebecca Zini,
responsabile salute Arcigay, associazione che presentera' i
risultati della ricerca europea Sialon.
La disponibilita' dei farmaci antiretrovirali sul territorio e
della diagnostica per la gestione clinica e prospettica delle
persone con Hiv, che oggi hanno un'attesa di vita molto piu'
lunga, sono i temi ribaditi con forza da Nadir. Contrastare "i
feudi sanitari regionali", che rivedono, ridefiniscono e limitano
le approvazioni dei farmaci antiretrovirali salvavita da parte
dell'agenzia regolatoria nazionale, e' una mission
improcrastinabile per far si' che le persone che vivono con l'Hiv
possano circolare liberamente sul territorio italiano e curarsi
dove meglio ritengono opportuno.
Tutte le Associazioni anche in questo Icar 2011, come accadra'
in occasione della Conferenza internazionale sull'Aids dello Ias
che si terra' a Roma a luglio, e in altre sedi, vogliono
ricordare alle istituzioni quali sono le urgenze in materia di
lotta all'Aids nel nostro paese, come descritto nel documento
congiunto presentato in occasione dello scorso 1° dicembre,
Giornata mondiale per la lotta contro l'Aids, e per invitare
l'Italia a rispettare gli impegni internazionali in materia di
lotta all'Aids, a cominciare dall'adesione al Fondo Globale per
la lotta a Aids, Tubercolosi e Malaria.
(Wel/ Dire)