SANITÀ. MACCHINARI NON STERILI AGLI OSPEDALI, 7 DENUNCE
'PASSAVANO' APPARECCHI NON A NORMA, 234 SEQUESTRI
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 24 mar. - Quegli apparecchi
che venivano forniti agli ospedali per la sterilizzazione dei
ferri chirurgici non erano a norma, erano privi del marchio Ce e
in alcuni casi avevano perfino chiusure difettose. Insomma, erano
pericolosi per la salute dei pazienti e dei sanitari. Per questo
sette imprenditori del Nord Italia sono stati denunciati dalla
Guardia di Finanza per frode in pubbliche forniture. Due dei
sette denunciati sono dell'Emilia-Romagna: uno e' di Reggio
Emilia, un altro e' di Molinella, in provincia di Bologna. Quanto
invece agli ospedali e case di cura destinatari degli apparecchi
difettosi, in regione c'e' solo quello di Cesena. L'indagine, che
nei mesi scorsi ha portato perquisizioni in 16 ospedali d'Italia,
e' stata condotta dalla Guardia di finanza di Belluno: tutto e'
iniziato in novembre, quando le Fiamme gialle sono state
allertate dall'ospedale "San Martino" di Belluno. I sanitari
avevano infatti notato che alcuni contenitori per la
sterilizzazione degli strumenti operatori non avevano il marchio
'Ce' e non si chiudevano ermeticamente, come previsto.
Nel giro di 48 ore dalla segnalazione, la Gdf di Belluno
individuo' subito il fornitore del "San Martino", un'azienda di
Reggio Emilia, mettendo sotto sequestro la partita di macchinari
difettosi. L'azienda reggiana aveva importato i macchinari dalla
Turchia e poi li aveva 'passati' ad ospedali pubblici, strutture
private e altri distributori. Nel corso dell'indagine sono stati
sequestrati complessivamente 234 contenitori per la
sterilizzazione degli strumenti chirurgici: le analisi hanno
dimostrato che solo il 5% di questi 234 aveva il corretto marchio
'Ce'. La restante merce commercializzata non era invece conforme
alla normativa del ministero della Salute.
(Wel/ Dire)
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