(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 mar. - Acquistano una
macchina speciale per la riabilitazione di Marco, che a 28 anni
e' rimasto completamente paralizzato dopo un incidente stradale.
Realizzano il sogno di Severino, insegnante di educazione fisica
colpito dalla Sla, di trascorrere una giornata a Milanello
insieme ai giocatori del Milan. Pagano un soggiorno al mare a
Patrizia, che da 18 anni non si muoveva da casa, a causa della
paralisi dovuta a un ictus.
Sono alcuni dei progetti, piccoli ma molto concreti, che
l'associazione "L'inguaribile voglia di vivere" ha gia'
realizzato, o ha in programma per quest'anno (6 in totale).
"L'associazione ha lo scopo di diffondere la cultura della vita.
Anche le persone che affrontano gravi malattie, possono trovare
un senso all'esistenza, e noi vogliamo aiutarle a farlo" spiega
Massimo Pandolfi, giornalista, e autore del libro "L'inguaribile
voglia di vivere", edito da Ares nel 2007: otto storie di malati
gravi che hanno continuato ad amare la vita nonostante le loro
condizioni. "Abbiamo fatto moltissime presentazioni, che hanno
creato una rete solida di amicizie e rapporti -racconta
Pandolfi-. Cosi', un anno fa, abbiamo deciso di costituire
l'associazione". Che oltre ai progetti di aiuto ai singoli,
produce materiale informativo, tra cui articoli e video e
organizza convegni, cene, raccolte fondi, e incontri con persone
malate e disabili. "Pensiamo che in questi casi le testimonianze
dirette delle persone siano piu' efficaci di qualsiasi
ragionamento o dibattito" conclude Pandolfi. L'incontro di domani
sara' preceduto da un pranzo, alle 12.30, presso la Casa di
accoglienza il Carmine (a San Felice del Benaco), a cui sono gia'
iscritte circa 300 persone. Per informazioni sulla
disponibilita', scrivere a
segreteria@inguaribilevogliadivivere.it.
(Wel/ Dire)