(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 mar. - Le aziende e le
piccole imprese che promuoveranno l'inserimento lavorativo delle
persone con disabilita' in provincia di Matera avranno presto un
"marchio di qualita' sociale". E' quanto prevede un progetto a
cui lavorano alcune realta' del terzo settore del territorio con
il sostegno economico della Fondazione per il sud. Finanziato con
390mila euro, il progetto si chiama "Linea d'Ombra" e coinvolge,
oltre alla Cooperativa sociale Il Sicomoro, anche altre 12
realta' e ha come obiettivo il sostegno dell'inserimento
lavorativo di persone con disabilita' psichica attraverso
tirocini formativi. "Abbiamo lanciato una scommessa - racconta
Michele Plati, presidente della cooperativa -. Oltre alla
competitivita', vogliamo che le aziende mettano al primo posto
anche l'inclusione sociale. Il nostro progetto prevede di creare
un marchio per identificare l'azienda che ha partecipato al
progetto in modo da dare dei ritorni nell'immagine. Un vero e
proprio marchio in cui c'e' scritto 'azienda accogliente'".
L'idea del marchio, in verita', e' solo l'ultima parte del
progetto. Prima c'e' un gran lavoro di squadra tra le realta'
attive sul territorio. "Linea d'Ombra si rivolge a quelle persone
che si trovano sulla soglia dei primi veri problemi di salute
mentale - spiega Plati -. Un progetto che avevamo gia' avviato
con i fondi dell'8 per mille, perche' siamo nati in ambito
Caritas nel 2002. Sin dall'inizio abbiamo ritenuto necessario
realizzare sul territorio interventi sulla disabilita'
dell'adulto". Il progetto, infatti, si rivolge soprattutto a
loro. "I livelli di intervento sulla disabilita' e il disagio
mentale se sono molto alti fino ai 18 anni, ma quando finiscono
di andare a scuola di fatto non hanno nessun tipo di intervento.
E i fenomeni di regressione sono all'ordine del giorno".
Per i ragazzi disabili e' stato pensato un percorso di due fasi.
Prima di tutto l'orientamento. "Sono piu' di 50 le persone che
hanno presentato domanda e che hanno iniziato questo percorso -
spiega Serena Vigoriti - . Il tipo di disabilita' e' il disagio
psichico o il ritardo cognitivo. Ci sono anche alcune persone con
sindrome di down e c'e' anche una parte sperimentale per gli
autistici". Dopo l'orientamento, il secondo passaggio prevede
l'inserimento in "cantieri pilota". Quelli attivati fino ad oggi
sono l'informatica di base, la cura e gestione del verde, le
composizione floreali e altre ancora. Finito il cantiere pilota
c'e' il tirocinio in azienda. Quattro i tirocini gia' avviati e
non solo in realta' partner del progetto, ce ne sono anche di
esterne, individuate in base alle diverse esigenze.
Tra gli obiettivi dei progetti finanziati dalla Fondazione per
il Sud c'e' anche quello di stimolare il lavoro di rete.
Un'opportunita' che ha i suoi ostacoli iniziali, ma anche grandi
potenzialita'. "I vincoli imposti dal bando ci hanno obbligato a
ragionare in termini piu' ampi - spiega Plati -. Abbiamo avviato
rapporti con la Provincia, con le Asl, con soggetti del privato
sociale e con le associazioni di categoria. Con questo tipo di
partnership abbiamo triplicato le risorse a disposizione e stiamo
lavorando per costruire un sistema di intervento che mette
insieme piu' attori, cosa che in altre regioni e' normale mentre
da noi non era mai successo". Lavoro di rete che ha dato gia' i
primi frutti. "Il protocollo stipulato con la Provincia - spiega
Plati - , mira a individuare le realta' che hanno la scopertura
rispetto agli obblighi di legge, mentre la Confartigianato ci
segnalera' le realta' maggiormente sensibili". Linea d'ombra ha
alcuni mesi di vita, spiegano, ma i risultati non mancano. "Una
decina di persone ha gia' concluso i percorsi di socializzazione.
C'e' chi lavora nella forestale, chi nella cucina di una pizzeria
e tra loro anche un musicista". Non per tutti, infatti,
l'obiettivo e' l'inserimento lavorativo, per molti il cantiere ha
un valore socializzante. Ma quando si pensa all'inserimento
lavorativo, non occorre pensare alle grandi aziende. Sono anche i
piccoli esempi a dare il via ad un cambiamento. "Verra'
realizzato un cantiere pilota con soli tre ragazzi da un barbiere
di Matera. Uno dei tre, poi, proseguira' il tirocinio - spiega
Plati -. Spesso pensiamo che sia colpa del terreno, quando invece
e' colpa del fatto che non c'e' nessuno che semina".
(Wel/ Dire)