ESPERIENZA DI TRENT'ANNI NEL BRINDISINO SBARCHERA' OLTREOCEANO
(DIRE - Notizario Sanita') Roma, 13 mar. - Una vetreria
artistica, una cioccolateria, ma anche un servizio di catering e
una lavanderia industriale: in provincia di Brindisi, in Puglia,
l'inserimento lavorativo delle persone con disabilita' si fa con
progetti concreti, che interessano anche oltreoceano. Da poco
meno di un anno a Latiano, nel brindisino, e' attivo il progetto
'Articolo 1' dedicato all'inserimento lavorativo dei disabili
psichici finanziato dalla Fondazione per il Sud. Titolare del
progetto e' la cooperativa Maranatha', ma al lavoro ci sono altre
dieci realta', tra cooperative, associazioni e istituzioni grazie
ad un finanziamento di 400mila euro. "L'obiettivo del progetto -
spiega Vita La Porta, rappresentante della cooperativa - e'
consentire a questi giovani l'autonomia per poter stare
all'interno di un processo produttivo motivati da un indennizzo
economico. La finalita' ultima e' che possano acquisire
competenze e avere un contratto di lavoro".
Il progetto, ad oggi, coinvolge 29 ragazzi, ha una durata di 22
mesi, ma poggia le basi sull'esperienza trentennale della
cooperativa Maranatha'. "I ragazzi sono inseriti in un impianto
industriale di catering - racconta La Porta -, un impianto di
lavanderia industriale ad acqua, un laboratorio di cioccolato
artigianale. Abbiamo anche alcuni inserimenti in un laboratorio
di vetreria artistica o in un front office turistico nella
cooperativa a ruota libera di Ostuni, poi un laboratorio tessile,
mentre la cooperativa l'Aquilone si occupa di commercio di
prodotti ittici". Tanti laboratori, tutti diversi, su cui ha
investito la cooperativa che pero' mettono in evidenza la
difficolta' delle aziende del territorio ad assumere dei
disabili.
"I laboratori sono nati proprio perche' nel profit non c'e'
tutta questa disponibilita' ad includere la persona disabile -
spiega La Porta -. Cosi' abbiamo promosso impianti che ora sono
presenti sul mercato pensando ad un inserimento dopo l'intervento
riabilitativo. Il benessere si consolida solo se si riesce a
trovare uno sbocco lavorativo per avere un'indipendenza. Con il
lavoro i ragazzi acquisiscono il diritto alla liberta' e il
diritto di organizzare il proprio futuro". Il progetto, pero',
mira anche a coinvolgere le aziende private grazie
all'istituzione di un Osservatorio permanente che permetta di
avvicinare domanda e offerta. "L'idea e' quella di mettersi in
contatto con quelle aziende che debbono fare inclusione
lavorativa nel rispetto delle leggi - aggiunge La Porta -. Al
posto di pagare la multa, pensiamo si possa scegliere di assumere
con l'aiuto di operatori sociali".
Nonostante l'esperienza maturata sul territorio, per la
cooperativa Maranatha' non c'e' mai stata occasione per lavorare
in rete con le altre realta' locali. "E' la prima volta che con
questo progetto riusciamo a coinvolgere altri enti e attori
sociali impegnati sul territorio, come il comune di Latiano o la
stessa Confcooperative" e per gli operatori e' un traguardo
importante. "Del modello di rete se ne parla tanto, ma si applica
ancora poco - aggiunge -. Un allenamento a lavorare insieme con
un'iniziativa progettuale rafforza le relazioni per fare altro.
Ci siamo ritrovati a discutere con operatori del pubblico che non
conoscevano la malattia mentale che a loro volta avevano un
atteggiamento di prudenza, per non dire di pregiudizio, nei
confronti di questi ragazzi". Quando i frutti del proprio lavoro
sono buoni, poi finiscono per essere esportati. E il lavoro fatto
fino ad oggi dalla cooperativa Maranatha' arriva anche in
Argentina. "Abbiamo conosciuto operatori argentini perche' con
loro abbiamo condiviso alcune attivita'. Ad ottobre scorso e'
passata in Argentina la legge per la chiusura dei manicomi e
adesso hanno bisogno di organizzare sia la cura che l'inserimento
socio-lavorativo. Per questo verranno a vedere da vicino le
modalita'. Vengono a vedere come si fa e ad avere la prova del
nove che si puo' fare".
(Wel/ Dire)