"SIAMO VICINI A VIAGGI DELLA SPERANZA VERSO ALTRE REGIONI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 mar. - "Con la
riorganizzazione dell'offerta sanitaria messa in campo dalla
presidente Polverini in qualita' di commissario ad acta che
prevede tagli, accorpamenti, riconversioni e finanche chiusure
dei presidi ambulatoriali e ospedalieri, quel cosiddetto turismo
sanitario che, nel Lazio rappresentava uno dei fiori
all'occhiello tra le eccellenze del centro Italia, viene
definitivamente cancellato". Lo dice in una nota il segretario
regionale della Fials Confsal, Gianni Romano, per il quale "anzi,
piuttosto il Lazio per la mobilita' sanitaria verso altre
regioni, nel 2010 dovra' pagare fino a 75 milioni di euro. Quando
invece la Lombardia incassa oltre 444 milioni di euro per le
prestazioni interregionali, l'Emilia Romagna 358, mentre nel
Lazio l'unico a fare cassa e' l'ospedale Bambino Gesu' con un
attivo interregionale di 161 milioni".
Secondo Romano "la perdita di 75 milioni di euro di risorse
per il Lazio e' solo agli inizi: infatti quando il taglio dei
posti letto iniziera' a funzionare a regime, ci saranno sempre
meno servizi e sempre piu' viaggi della speranza fuori Regione.
Infatti sembra quasi che siamo prossimi a inaugurare una nuova
forma di pellegrinaggio: quella della sanita' itinerante come ci
fa facendo vedere il 'modello Polverini' che manda i camper in
giro per la citta' a fare le visite specialistiche gratuite".
Ma per il segretario della Fials Confsal, "l'offerta dei
camper e' per ovvi motivi totalmente insufficiente oltre a
raggiungere un numero davvero esiguo di persone. Oltre al fatto
che chi ha davvero bisogno di esami clinici veloci e' costretto
anche a improntare cifre importanti per recarsi nelle regioni
limitrofe". Inoltre, si tratta di "una mortificazione anche per
la professionalita' dei nostri bravi operatori sanitari". In
conclusione, "se la presidente Polverini non avvia un cambio di
rotta, il servizio sanitario regionale finira' senza piu' risorse
da investire e pazienti da curare".
(Wel/ Dire)