FA LUCE SULLE RICADUTE NEL LAVORO E NELLE RELAZIONI SOCIALI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 mar. - L'impatto della
psoriasi moderata/grave "sulla qualita' di vita del paziente". Su
questo interviene, con valutazioni, il Progetto Daniele, i cui
risultati sono stati presentati oggi a Roma. "Per la prima volta-
si legge nella nota- sono state, infatti, analizzate le influenze
che la malattia puo' avere su lavoro, aspettative di carriera,
progetti formativi e le ricadute che ne derivano in termini
economici e di salute".
"Il progetto Daniele ci fornisce una fotografia della vita
reale del paziente mettendone in evidenza aspetti inediti che
riguardano soprattutto l'ambito lavorativo, sino ad ora mai preso
in considerazione in altri studi in Italia", afferma Fabio Ayala,
Direttore Clinica Dermatologica dell'Universita' Federico II di
Napoli e Coordinatore dello Studio. "E i risultati non sono
confortanti. Il 40% dei pazienti affetti da psoriasi
moderata/grave ritiene che la malattia abbia limitato seriamente
le proprie aspettative e i progetti di lavoro e carriera. Per una
persona su quattro (il 27%) la patologia ha penalizzato le
opportunita' di avanzamento professionale e circa il 22% afferma
di aver subito penalizzazioni nelle proprie potenzialita' di
guadagno". Il Progetto Daniele e' uno studio multicentrico
epidemiologico, condotto nel 2010 su 787 pazienti con diagnosi di
psoriasi moderata/grave (64% uomini e 36% donne, eta' media 50
anni) e realizzato presso 29 centri dermatologici pubblici
specializzati nella cura della psoriasi distribuiti su tutto il
territorio nazionale.
"La ricerca ci svela la pervasivita' di una malattia che non
fa sconti e condiziona l'intera vita del paziente fino ad
invadere anche le sue sfere piu' intime e personali", afferma
Concetta Potenza, direttrice Uoc di Dermatologia 'Daniele
Innocenzi', I facolta' di Medicina e Chirurgia, Polo Pontino,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
(Wel/ Dire)