(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 mar. - Il ricorso alla
medicina complementare ed alternativa e' cresciuto notevolmente
in tutto il mondo e sempre maggiore ne risulta l'utilizzo anche
durante la gravidanza. Sebbene sia ormai chiara la necessita' di
sviluppare nei servizi sanitari per la maternita' un approccio
integrato e sebbene sia stata dimostrata l'efficacia in
gravidanza di alcune medicine non convenzionali, si registra una
scarsita' di informazioni sulle terapie non convenzionali da
parte degli operatori professionali. Ad attestarlo e' il Journal
of Advanced Nursing, rivista scientifica che ha pubblicato una
revisione di ben 19 studi condotti tra il 1999 e il 2009 che
riguardavano i punti di vista sulle medicine alternative da parte
di oltre 3mila operatori del settore ostetricia e ginecologia.
Secondo l'autore della revisione, Jon Adams dell'Universita'
del Queensland e direttore del Network of researchers in the
public health of complementary and alternative medicine
(Norphcam), "la causa principale potrebbe essere dovuta alla
mancata formazione da parte di medici e ostetriche, oltre ad una
mancanza di rispetto e cooperazione tra le parti coinvolte".
"Da anni promuoviamo centinaia di giornate di formazione ogni
anno, rivolte a medici e specialisti- ha commentato Leonello
Milani, vicepresidente Aiot e vicepresidente dell'Accademia
internazionale di medicina fisiologica di regolazione-
rivendicando anche la necessita' di includere la medicina
complementare negli obiettivi formativi di diversi percorsi di
studi come farmacia, veterinaria, medicina generale,
odontoiatria, ecc., e questo studio non fa altro che confermare
che le nostre rivendicazioni sono corrette, soprattutto se
vogliamo tutelare la salute delle mamme e dei nascituri".
"L'aumento dell'interesse e dell'utilizzo delle medicine
complementari non puo' prescindere da una maggiore conoscenza
delle stesse, sia da parte di chi le prescrive sia da parte di
chi le utilizza- aggiunge Alessandro Pizzoccaro, presidente di
Guna Spa, azienda produttrice di medicine complementari/non
convenzionali in Italia- Mi auguro che questo nuovo studio possa
essere di stimolo ad un dialogo piu' aperto e disponibile tra le
istituzioni e la medicina tradizionale, nell'interesse della
salute dei cittadini".
(Wel/ Dire)