(DIRE) Roma - Notiziario Sanita', 30 mag. - Circa 12 milioni,
gli amanti delle 'bionde' nel nostro Paese: i dipendenti dalla
sigaretta che non intendono rinunciare al vizio nonostante i
danni provocati dal fumo alla salute siano ormai noti, e
nonostante l'Italia sia tra le prime nazioni ad aver adottato
misure di protezione per la salute dei non fumatori con la legge
Sirchia del 2003 sul divieto di fumo nei luoghi pubblici. Proprio
per rilanciare il messaggio che il fumo uccide, si celebrare
martedi 31 maggio in tutto il mondo la Giornata senza tabacco
promossa dall'Oms.
I numeri resi noti dall'Organizzazione mondiale della Sanita'
alla vigilia della Giornata mondiale non possono non colpire: il
tabacco continua ad uccidere quasi 6 milioni di persone l'anno,
tra le quali 600mila sono vittime del fumo passivo, e nel 2030 le
vittime del tabacco potrebbero raggiungere gli 8 milioni. E se la
prevalenza di fumatori e' in calo in alcuni Paesi, rileva l'Oms,
in altri la quota di fumatori continua a crescere ed il vizio
contagia soprattutto i giovani. La prevenzione e la
sensibilizzazione rappresentano dunque le armi decisive contro il
fumo da sigaretta, una delle principali cause di patologie quali
cancro e cardiopatie.
(Wel/ Dire)