CONGRESSO SIMM, 200 PARTECIPANTI: ANCHE ANTROPOLOGI E STUDENTI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 mag. - Sono oltre 200 i
partecipanti all'XI congresso della Societa' italiana di medicina
delle migrazioni in programma da oggi fino al 21 maggio a Palermo
a Palazzo Steri, al rettorato dell'Universita'. Medici, operatori
sanitari, antropologi, sociologi, infermieri e studenti si
confronteranno sulle strategie per promuovere e favorire
l'integrazione degli immigrati nel sistema sanitario italiano.
"Salute per tutti: da immigrati a cittadini. Aprire
spazia'costruire traiettorie" e' il titolo di apertura del
congresso. A scandire le tappe dell'appuntamento biennale, sono
una serie di eventi, dibattiti e confronti con delegazioni di
comunita' straniere. A fare gli onori di casa sara', questo
pomeriggio, il presidente della Simm, Mario Affronti, che
inaugurera' il congresso.
Il congresso e' anche occasione per celebrare i 21 anni di
attivita' della Simm. Durante la cerimonia d'apertura, prevista
nel pomeriggio, sara' consegnata un'onorificenza al professore
Elio Guzzanti, gia' ministro della Sanita' e firmatario della
prima norma italiana che ha garantito l'assistenza sanitaria per
gli immigrati irregolari. "La Societa' italiana di medicina delle
migrazioni e' una grande risorsa culturale, morale ed etica- ha
dichiarato Guzzanti-. Questi valori dobbiamo difenderli, perche'
il diritto alla tutela della salute si esercita cercando di avere
quanta maggiore capacita' di comprensione delle persone. In
questo consiste la nostra forza: essere la medicina delle persone
che hanno maggiori problematiche. Io mi auguro che la Societa'
che voi definite piccola diventi grandissima e rappresenti una
grande comunita' aperta".
Uno spazio particolare verra' riconosciuto al ruolo delle
famiglie e delle comunita' immigrate, a sostegno di un loro
progressivo coinvolgimento e integrazione. Nella giornata di
domani si entrera' nel vivo dei temi come i cambiamenti
socio-epidemiologici, le prassi clinico-assistenziali, le
ricerche scientifiche, i percorsi istituzionali e del privato
sociale e le politiche per la promozione della salute che
alimenteranno un dibattito multidisciplinare. Sabato, invece,
particolare attenzione sara' dedicata all'ascolto delle istanze
delle comunita' straniere, con una tavola rotonda alla quale
parteciperanno delegazioni di immigrati provenienti da Udine,
Bologna, Palermo, Aversa, Brescia e Torino. "Lo scopo della
nostra attivita' e' includere gli immigrati come nuovi cittadini
nei percorsi socio-assistenziali del sistema sanitario pubblico-
spiega Mario Affronti, presidente nazionale della Simm e
responsabile dell'unita' operativa di Medicina delle migrazioni
al policlinico di Palermo- e sfatare definitivamente il mito
dell''immigrato untore', portatore di malattie esotiche e
focolaio di epidemie".
L'inclusione, per essere vera e giusta, deve partire dai
piccoli e dai deboli. La Simm sostiene la costruzione di spazi di
cittadinanza effettiva per tutti. A partire da quella dei minori
stranieri che nascono in Italia, ancora esclusi a causa della
preminenza del principio dello "ius sanguinis" che ostacola
un'immediata e piena integrazione nella comunita' nazionale.
"Siamo convinti- chiude Affronti- che la salute vada intesa in
senso globale e che e' proprio la mancanza di questi elementari
diritti a generare malattie".
(Wel/ Dire)