LA CGIL DIFENDE LA DONNA: C'E' UN'EVIDENTE DISCRIMINAZIONE
(DIRE - Notiziario Sanita') Modena, 12 mag. - Si era aggiudicata
un posto come operatrice socio-sanitaria, ma l'Ausl, una volta
scoperto il suo stato di gravidanza, le ha negato l'assunzione.
E' successo a Modena, dove una giovane donna si e' vista
rifiutare dall'Azienda sanitaria il contratto a tempo determinato
che le spettava, secondo la graduatoria, per il semplice fatto di
essere incinta.
A riferirlo e' la Cgil modenese, che spiega: "L'evidente
discriminazione si e' consumata da parte dell'Ausl, sulla base
del parere degli Uffici competenti, dichiarando che la signora
non era idonea alla mansione, in quanto gravida". Ora, ricordano
Massimo Tassinari e Anna Paragliola della Fp-Cgil Sanita' di
Modena, "tutti sanno che la gravidanza non puo' essere
considerata una malattia che impedisca di lavorare, ma in ogni
caso sono molte le mansioni presenti in azienda compatibili con
questa condizione". Percio', secondo il sindacato, non ci sono
scuse. "Siamo di fronte ad una decisione che, incurante delle
norme, delle numerose sentenze e della stessa Costituzione
italiana, nega il diritto sacrosanto al lavoro", affermano
Tassinari e Paragliola.
La Fp-Cgil di Modena "ha gia' messo a disposizione
gratuitamente tutto il supporto giuridico e sindacale necessario
per rimediare al torto subito, perche' questa e' prima di tutto
una battaglia di civilta', che speravamo proprio di non dover
piu' affrontare".
Ma il sindacato ci tiene anche a precisare che "per il momento
non conosciamo altri casi del genere e vorremmo sperare che
l'Azienda si rivedesse in tempo, anche per evitare un inutile
spreco di danaro pubblico, proprio adesso che si trova di fronte
ad un grave deficit di bilancio, che potrebbe avere ricadute
negative sulla tenuta dei servizi sanitari del nostro
territorio". Scelte come questa, conclude il sindacato,
"rientrano sempre piu' spesso nella convinzione che le regole e i
diritti fondamentali delle persone possano essere sacrificati in
nome del cosiddetto 'pareggio di bilancio', ma, come si capisce
benissimo, creano soltanto nuovi drammi sociali del tutto
inaccettabili".
Intanto l'Azienda sanitaria, interpellata, prende tempo prima
di replicare sulla vicenda.
(Wel/ Dire)