(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 mag. - Duecentoottanta
operatori sociosanitari di comunita' (tra medici, infermieri,
educatori), 45 mediatori interculturali, 100 studenti
dell'universita' e di specializzazione, 175 persone prese in
carico nel 2010 (90 adulti, 31 coppie, 23 minori). 29 paesi di
provenienza (Marocco, Peru', Albania, Romania, Nigeria, ecc).
Sono alcuni numeri di Mamre (relativi al 2010), associazione che
si occupa di salute mentale e immigrazione e si rivolge alla
popolazione immigrata, minori e adulti, regolari e irregolari,
attraverso interventi di tipo psicosociale, sostegno psicologico,
psicoterapia, consulenze etnopsichiatriche, mediazione
etnoclinica e mediazione scuola-famiglia.
"Un luogo dove diversita' culturale portata dagli immigrati e'
accolta come ricchezza e aiutata a esprimersi nella sua
potenzialita'", raccontano gli operatori, e che nel passaggio fra
mondi, aiuta a riconoscere "chi siamo noi" e "chi sono loro", con
un'opera di mediazione diplomatica che tende alla creazione di un
mondo comune, dove possono vivere pacificamente le diversita' di
ognuno.
Mamre ha celebrato oggi 10 anni. Un compleanno festeggiato nella
sua sede da Suor Giuliana Gallo, (membro delConsiglio di
Amministrazione della Compagnia di San Paolo), e creatrice nel
nel 2001 di Mamre assieme a Francesca Vallarino Gancia -
psicoterapeuta, etnopsicologa, direttore del Centro e
responsabile scientifico. Con loro personalita' del mondo
torinese, amici e sostenitori: tra questi Marco Borgione
assessore alle Politiche Sociali di Torino e Luciana Littizzetto.
Per la festa, i presenti sono stati coinvolti in una
rappresentazione del teatro dell'Oppresso, un metodo utilizzato
da Mamre, soprattutto per aiutare i giovanissimi ad affrontare
situazione di conflitto sociale.
(Wel/ Dire)