SPETTACOLO DI 20 I PAZIENTI DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mag. - I pazienti del
Dipartimento salute mentale dell'Ausl si metteranno i panni
dell'attore e saliranno sul palco per lo spettacolo "Ceneri alla
ribalta". Ideato e diretto dal regista Michele Zizzari, "Ceneri
della ribalta" e' il frutto del laboratorio teatrale creatosi
all'interno della struttura nel 2000. Un laboratorio che ha
assunto la forma di una vera e propria compagnia teatrale: Il
Dirigibile. "Ceneri della ribalta" porta in scena una critica
alla societa' odierna fondata sulla notorieta', sulla televisione
e sulle persone che basano la loro vita solo sull'apparire e
sull'apparenza; vuole essere una metafora della carenza culturale
che regna incondizionata nel mondo umano, dell'intrattenimento e
in quello dell'informazione che per attirare piu' interesse
mercifica e spettacolarizza il dolore, la violenza, la morte e la
poverta' dei piu' deboli."Una sciagurata notorieta' per la quale
diventa legittimo fare sesso solo per esibire il proprio corpo o
picchiare vigliaccamente un disabile solo per mandare in rete in
diretta le immagini del pestaggio" racconta il regista.
Il Dirigibile e' un'idea partorita dallo stesso Zizzari nel 2000
e s'inserisce nel progetto piu' ampio di "Teatro e salute
mentale", promosso e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e
dai Dipartimenti di salute mentale di molte province
emiliano-romagnole. Le attivita' impegnano attivamente 5
operatori, volontari e, tra dimissioni e nuovi ingressi, un
gruppo di circa 20 ospiti. "Ci incontriamo ogni martedi' e
giovedi' per 5 ore di lavoro, e nessuno riceve sconti, ma, gli
ospiti del centro, si adattano perfettamente al lavoro - racconta
Zizzari - Vivono quest'esperienza come se fossero dei veri attori
e al contrario delle comuni credenze sui malati psichici, hanno
prodotto in totale 11 opere teatrali straordinarie, hanno vinto
anche diversi festival e sono comparsi anche nella fiction
televisiva, del 2009, dedicata a Franco Basaglia". Il teatro puo'
portare elementi trasformativi e benefici, che possono essere
personali, culturali o sociali, all'intera comunita', non solo
alle persone direttamente coinvolte. "Oltre a portare in scena
uno spettacolo, il teatro e' un vero e proprio intervento
terapeutico - afferma il regista - La maggior parte degli attori
ha azzerato la patologia, se prima i ricoveri avvenivano molto
spesso, ora, per alcuni di essi, c'e' una visita di controllo
ogni 2 anni, per non parlare del miglioramento nella capacita'
memonica, nell'autostima personale, nel coordinamento dei
movimenti, nell'espressivita'. Tutte cose che risulterebbero
difficili per noi 'normali'".
L'obiettivo e' recuperare la loro adeguatezza sociale, o meglio
"restituire loro le funzionalita' relazionali" dice Zizzari. Il
teatro e' in grado d'incidere sulla percezione della sofferenza
mentale e sul coinvolgimento della cittadinanza, "per questo ci
avvaliamo anche di collaborazioni esterne". Fruttuosa e' stata la
collaborazione, nel 2008, con l'Istituto d'Arte di Forli' per
l'opera "Cuori di Strada"; un gruppetto di studenti, sotto la
supervisione del docente Christian Casadei, ha realizzato le
scenografie. "Il lavoro ha vinto il premio per la migliore
scenografia al Festival nazionale del Teatro sociale 'Proscenio
Aggettante' - racconta Casadei - Si e' trattato di un'operazione
intelligente: occasioni simili ce ne vorrebbero molte anche
perche' oltre che didattiche sono anche motivo di crescita
intellettuale ed esperienziale per le parti coinvolte". E la
cerchia si allarga anche ai teatri e alle compagnie teatrali di
tutto il territorio in grado di convogliare nuovi spettatori e
alimentare originali percorsi di creazione di cultura. "Il nostro
e' un tentativo di sensibilizzazione nei confronti della
cittadinanza - conclude Zizzari - l'incontro fra arte, teatrale e
non, e psichiatria testimonia si concretizza in un effetto
positivo sulla societa'". Lo spettacolo "Ceneri alla ribalta"
andra' in scena domani a Forli' al Teatro Testori alle 21.
(Wel/ Dire)