I CONTROLLI SONO SCATTI NUOVAMENTE IN PROVINCIA DI SALERNO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mag. - Proseguono
incessantemente le ispezioni disposte dal Comando Carabinieri per
la Tutela della salute sulla sicurezza alimentare nel settore
dolciario. Il capillare controllo del territorio e delle
attivita' a carattere industriale eseguito nei giorni scorsi dal
Nas Carabinieri di Salerno nell'agro nocerino sarnese ha
consentito di individuare altre due strutture produttive (aziende
dolciarie di media grandezza) operanti in difformita' alle
normative che garantiscono la salubrita' degli alimenti a tutela
della salute del consumatore.
Presso il primo opificio sono state constatate gravi carenze
di carattere igienico sanitario e strutturale nel laboratorio di
produzione e nel deposito, al cui interno, dall'accurato
controllo delle sostanze alimentari e dei prodotti finiti, e'
stato accertato l'utilizzo e la detenzione di materie prime e
semilavorati decorsi di validita' e mantenuti in pessimo stato di
conservazione, nonche' di prodotti dolciari ormai scaduti e
destinati ad un illecito reimpiego.
In violazione ad ogni norma sull'autocontrollo aziendale ed in
assenza di idonea documentazione commerciale, parte delle materie
prime (uova, ricotta, pasta sfoglia, canditi ecc.) e quasi
interamente la produzione finale, sono risultate non
"rintracciabili" ne' "tracciabili" per quanto alla loro
provenienza e destinazione finale. In particolare sono state
individuate ben 5.400 uova sulla cui provenienza sono in corso
ulteriori accertamenti.
Nel secondo caso, i locali di un laboratorio di preparati
dolciari surgelati si presentavano in carenti condizioni
igieniche tali da non consentire la prosecuzione dell'attivita'
produttiva, pur non costituendo immediato nocumento alla
salubrita' dei prodotti finiti.
Le operazioni si sono concluse con: - La chiusura sanitaria
delle due strutture produttive, per un valore complessivo di
circa 3.500.000 euro, edil sequestro di oltre 12.000 kg di
materie prime, prodotti semilavorati e finiti, per un valore di
mercato che si aggira sui 200.000 euro;
- La denuncia all'Autorita' giudiziaria del titolare della prima
struttura per detenzione di prodotti alimentari in cattivo stato
di conservazione e destinati alla frode commerciale in quanto
preparati con ingredienti non genuini.
(Wel/ Dire)