DISABILITÀ. RIABILITAZIONE: IL MINISTERO INCONTRA ASSOCIAZIONI
AIFI, CITTADINANZATTIVA, FLI E FISH DA MARTINI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mag. - Il ministero della
Salute apre alle associazioni dopo le perplessita' e le critiche
mosse sul "Piano d'indirizzo per la riabilitazione" (pubblicato
nel Supplemento Ordinario n. 60 del 2 marzo 2011) approvato dalla
Conferenza Stato-Regioni il 6 febbraio 2011. Il sottosegretario
alla Salute, Francesca Martini, ha ricevuto Aifi (Associazione
italiana fisioterapisti), Cittadinanzattiva, Fli (Federazione
logopedisti italiani) e Fish (federazione italiana per il
superamento dell'handicap) dopo che le stesse organizzazioni
avevano fatto pervenire al ministero una richiesta di un
confronto sul Piano.
"Le perplessita' anticipate al Ministero sono gia' note - spiega
un comunicato della Fish -: il "Piano" appare gia' superato prima
ancora di una assai improbabile applicazione. Sembra che la
Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilita' sia
completamente ignorata nell'estensione del Piano e dei principi
dell'articolo 26 su abilitazione e riabilitazione non si trova
traccia". Tra le criticita' messe in evidenza dalle associazioni,
la "multidisciplinarieta' assente o limitata, scarsa attenzione
ai servizi territoriali, rischio di ospedalizzazione,
insufficiente valorizzazione della formazione iniziale e
permanente dei professionisti dei servizi di abilitazione e
riabilitazione".
Un incontro "cautamente positivo ma non del tutto
soddisfacente", spiegano le associazioni. "Lo stesso
sottosegretario Martini ha convenuto che i termini dei problemi
posti sono condivisibili - aggiungono -, ripercorrendo tutte le
storture del nostro sistema in ambito riabilitativo. Fra le
ipotesi di lavoro piu' interessanti si segnala l'elaborazione un
"libro nero" sul malfunzionamento del sistema riabilitativo in
Italia. Una sorta di elenco di "cattive prassi" da evitare.
Ancora piu' impegnativa e dai risvolti piu' operativi e' la
costruzione di un nuovo documento sui percorsi assistenziali in
riabilitazione. Serve una riflessione che chiarisca, fra l'altro,
l'appropriatezza della figura medica di riferimento (fisiatra per
le disabilita' motorie, neuropsichiatra per le disabilita'
intellettive e relazionali ecc.), l'esigenza di un vero lavoro di
e'quipe che parta dalla figura del case manager, il riequilibrio
tra prestazioni in regime di ricovero e prestazioni ambulatoriali
e domiciliari e che centri altri aspetti rilevanti nei processi
abilitativi". Alle associazioni, infine, l'invito, accolto
positivamente, ad una piu' articolata interlocuzione con il
Ministero in vista dell'istituzione dell'Osservatorio per
l'attuazione del Piano sulla Riabilitazione.
(Wel/ Dire)
|