"I PRIMI CHE POSSONO PROMUOVERE SALUTE E CAMBIARE STILI DI VITA".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 mag. - "Come Regione stiamo
cambiando l'assistenza sanitaria territoriale, spingendo verso un
modello sempre piu' integrato con l'assistenza sociale.
L'invecchiamento della popolazione, d'altronde, sta comportando
una crescita delle patologie croniche per le quali la risposta
ospedaliera non e' la piu' efficace, ne' da un punto di vista
assistenziale, ne' da quello della sostenibilita' economica". Lo
ha dichiarato l'assessore alle Politiche Sociali e Famiglia della
Regione Lazio, Aldo Forte, intervenuto nell'ambito della tavola
rotonda dal titolo 'Piano di rientro: quale prospettiva per la
sanita' pontina?', organizzato a Latina dalla Federazione
italiana medici di famiglia.
"In questo scenario- ha continuato Forte- il ruolo dei medici
di famiglia e' centrale. Essi, infatti, sono i primi che possono
promuovere la salute e modificare gli stili di vita dei singoli e
delle comunita'. Una vera e propria attivita' di assistenza
primaria, la loro, in grado di prevenire le patologie e,
soprattutto, di indirizzare il paziente verso la risposta
territoriale piu' appropriata".
E sull'assistenza continuativa Forte ha dichiarato che "il
nostro impegno e' rivolto prima di tutto all'incremento delle
cure domiciliari, privilegiandole, ove possibile,
all'istituzionalizzazione. Non vanno dimenticate, pero', le
risorse gia' stanziate per potenziare le risposte socio-sanitarie
sul territorio, dalla realizzazione di nuovi centri alcologici e
di un centro regionale contro i disturbi alimentari, fino a un
centro Alzheimer per provincia".
Forte ha, poi, concluso parlando della bonta' del piano
sanitario messo in campo dalla Regione, con il quale "in pochi
mesi abbiamo ridotto il deficit di circa 400 milioni di euro. Un
risultato importante e incoraggiante, che ci spinge a proseguire
lungo questa strada che all'ospedale affianca una rete
socio-assistenziale diffusa su tutti i territori".
(Wel/ Dire)