SANITÀ. SIENA, NEONATO SALVATO CON SEI INTERVENTI CHIRURGICI
AL SANTA MARIA ALLE SCOTTE, IL PICCOLO PESA 600 GRAMMI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 lug. - Salvato al
policlinico Santa Maria alle Scotte "grazie a sei interventi
chirurgici, neonato di 600 grammi, nato alla venticinquesima
settimana da parto gemellare con una grave forma di necrosi
intestinale". Si tratta di un caso eccezionale e molto complesso
"portato a buon fine grazie al lavoro di squadra
multidisciplinare di Chirurgia pediatrica, diretta da Mario
Messina, Terapia intensiva neonatale, diretta da Franco Bagnoli,
Pediatria neonatale, diretta da Giuseppe Buonocore, Anestesia,
diretta da Pasquale D'Onofrio, e tutto il personale
infermieristico del dipartimento Materno-Infantile". "Appena
nato- spiega Messina- le sue condizioni si sono subite aggravate
a causa di una perforazione nascosta, chiamata NEC cioe'
enterocolite necrotizzante coperta. I primi quattro interventi
sono stati effettuati direttamente in terapia intensiva perche'
il piccolo era cosi' grave da non poter essere spostato". I primi
tre interventi, effettuati a cadenza settimanale, hanno permesso
di asportare piccole parti di intestino, sino ad arrivare ad un
quarto intervento di digiunostomia.
"Abbiamo isolato una parte dell'intestino mettendola a riposo-
prosegue Messina- e per quattro mesi il piccolo e' stato
alimentato solo con terapia parenterale. Quando le sue condizioni
si sono stabilizzate abbiamo effettuato gli ultimi due
interventi. Attualmente il suo intestino corrisponde a un quarto
di un intestino normale ma puo' adattarsi ad una vita regolare".
Ora il bambino ha sei mesi e in questo lungo percorso di lotta
verso la vita ha avuto sempre accanto la famiglia e tutto il
personale ospedaliero.
"Mi sono commosso- conclude Messina- quando l'ho visto
mangiare il latte per la prima volta e cio' e' accaduto proprio
in questi giorni. Casi come questo hanno una mortalita' compresa
tra l'80 e il 100% e quindi siamo contentissimi che tutto il
nostro impegno abbia dato i suoi frutti".
(Wel/ Dire)
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