IL TAR OBBLIGA IL MINISTERO A PAGARE 3.500 EURO A FAMIGLIA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 lug. - Non piu' singole
sentenze, legate a casi molto gravi, ma una vera e propria
pioggia di risarcimenti da 3.500 euro ciascuno. Depositando una
ventina di sentenze molto simili, il Tar Sardegna sembra aver
accolto il principio per cui i genitori dei bambini disabili
hanno diritto al risarcimento dei danni perche' la "diminuzione
delle ore di sostegno subita ha provocato sulla personalita' del
minore, privato del supporto necessario a garantire la piena
promozione dei bisogni di cura, di istruzione e di partecipazione
a fasi di vita "normale". È un effetto tsunami quello che in
queste ore si registra nell'ufficio segreteria del Tar Sardegna,
dove i giudici della prima sezione stanno sfornando e depositando
le decisioni in merito ai risarcimenti chiesti dalle famiglie dei
bambini che quest'anno avevano dovuto pagare il taglio del
sostegno. Nei giorni scorsi era arrivata una decisione che
sembrava essere un caso isolato, relativa ad un bambino
cagliaritano affetto da una malattia piuttosto grave, che si era
visto ridurre le ore di sostegno a scuola. Ora, in un colpo solo,
i giudici della prima sezione del Tar hanno accolto una ventina
di istanze di altrettante famiglie che hanno chiamato in causa
Ministero dell'Universita' e Ufficio scolastico regionale.
I ricorrenti all'inizio avevano chiesto di annullare il
provvedimento che disponeva il numero ridotto di insegnanti di
sostegno, poi hanno proposto anche istanza di risarcimento. Sotto
accusa proprio i tagli imposti dall'ufficio scolastico a ciascun
istituto che avevano costretto i dirigenti a rivedere i rapporti
studente-insegnante, riducendo anche il numero di ore di
supporto. Tutto cio', nonostante i consigli di classe e le
e'quipe psicopedagogiche delle scuole, in molti casi, avessero
previsto per i ragazzi un rapporto di uno a uno (in casi molto
gravi lo studente deve avere un docente speciale riservato al suo
caso). Questo non era avvenuto ed ora il Tar Sardegna,
accogliendo le richieste di risarcimento danni di una ventina di
ricorrenti (tutti genitori di minori con disabilita') hanno
deciso anche fissato in 3.500 euro per ogni caso la cifra che lo
Stato dovra' risarcire.
Determinante, il passaggio riportato dai giudici in molte delle
sentenze depositate che indica come "fra le misure previste dal
Legislatore viene in rilievo quella del personale docente
specializzato, chiamato ad adempiere alle "ineliminabili (anche
sul piano costituzionale) forme di integrazione e di sostegno a
favore degli alunni diversamente abili". Il Tar Sardegna ha
ribadito la natura dei diritti inalienabili dei bambini,
basandosi sia sul diritto costituzionale che su quello
internazionale. Per ciascuna famiglia il collegio della prima
sezione ha disposto un risarcimento di 3.000 euro, piu' 500 euro
di spese processuali a carico dell'Ufficio scolastico regionale e
del ministero. Un vero e proprio terremoto anche perche' sono
ancora svariate decine i ricorsi e le istanze di risarcimento che
pendono davanti ai giudici cagliaritani.
(Wel/ Dire)