(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 lug. - "Il problema di fondo resta inalterato, l'ipotesi di 300mila bambini affetti da Adhd, la sindrome da iperattivita' e deficit dell'attenzione, ha ovviamente dell'inverosimile se non per ipotetici guadagni di mercato.
Attualmente in Italia il numero indicato e' di circa 1.500 bambini e quindi siamo ben lontani dalle realta' americane dove sappiamo che le spinte delle industrie farmaceutiche sono fortissime, tant'e' che addirittura si parla di 11 milioni di bambini affetti da questo male invisibile". A parlare e' Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (Ido), a proposito della denuncia dell'associazione 'Giu' le mani dai Bambini' e dell'interrogazione presentata dalla deputata Udc Paola Binetti al ministro Ferruccio Fazio, sul tentativo di introdurre in Italia un nuovo psicofarmaco per la sindrome da deficit di attenzione e iperattivita' (Adhd), la Guanfalcina. "L'invisibilita'- continua Castelbianco- consiste nel fatto che tale diagnosi non e' frutto di un dato oggettivo ma solo legata al clinico che la formula. Per spiegarsi: lo stesso bambino a seconda dell'ambulatorio dove si rivolge, puo' ricevere questa diagnosi oppure una totalmente opposta. Cio' sta a indicare quanto non sia oggettiva e non esistano elementi riconosciuti che possano aiutare nella formulazione diagnostica.
Elementi che andrebbero verificati anche sui 1.500 italiani:
sembra che molti di essi non corrispondano ai criteri indicati, tra i quali una intelligenza nella norma, ma che vi siano soggetti con un deficit intellettivo tutto da verificare: ebbene, sarebbe il caso di farlo".
(Wel/ Dire)